E’ TEMPO DI LEGALITA’ A CALVI RISORTA: E’ TUTTO PRONTO PER RICEVERE I PREMIATI

 

Calvirisortanews, 24 settembre 2013

 

Calvi Risorta: E TEMPO DI LEGALITA’ A CALVI RISORTA, E TUTTO PRONTO PER RICEVERE I PREMIATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato 26 ottobre 2013, alle ore 10:30, presso il Centro Interparrocchiale “Don Milani” di Calvi Risorta (CE), si terrà la IV edizione del Premio Nazionale Legalità e Sicurezza Pubblica in Campania.

 

La manifestazione, organizzata dall’Editore del sito web CalviRisortanews in collaborazione con l’Associazione S.O.S. diretta dalla dott.ssa Angela Palma Esposito. Quest’anno il premio è dedicato all’appuntato dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Pepe, quale vittima del dovere, di origini di Calvi Risorta. Numerose le personalità da premiare per l’impegno pubblico quotidiano nella prevenzione di fenomeni illegali, al fine di assicurare giustizia, verità, dignità.

 

Il Premio nasce proprio dalla necessità di diffondere la cultura della legalità. Legalità non solo come rispetto e pratica delle leggi, ma anche come responsabilità, corresponsabilità di tutti verso tutti. La legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale che mira a promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune. L’illegalità, la corruzione, gli abusi di potere si sconfiggono solo costruendo una società più giusta. Obiettivo primario allora è quello di risvegliare le coscienze facendo leva sui più giovani e per questo si chiede il contributo delle scuole perché, come diceva Nino Caponnetto, «La mafia teme la scuola più della giustizia. L’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa».

 

La quarta edizione 2013, sarà piena di ricordi ed emozioni, infatti non poteva mancare la straordinaria testimonianza di uno dei componenti della scorta del giudice Giovanni Falcone, l’Ispettore Capo Angelo Corbo, che sedeva nell'auto blindata durante l’esplosione a Capaci, dove, quel maledetto 23 maggio 1992, persero la vita il giudice Falcone e la sua scorta, restando fortunatamente in vita solo l’ispettore Corbo, che oggi racconta quanto accaduto con grande dolore.