RIFLESSIONI… E LE BOLLETTE
CONTINUANO AD ARRIVARE
Luciana Antinolfi, 21 settembre 2013
Il Consigliere Giovanni Marrocco interviene in merito alle esose tasse a
cui i cittadini caleni sono chiamati a corrispondere.
La crisi finanziaria investe tutta l’Italia e non risparmia neppure il
nostro paese. Continuano le lamentele dei cittadini caleni per la difficoltà ad
arrivare a fine mese. Alla precarietà del lavoro, agli stipendi dimezzati,
all’aumento del costo della vita, si aggiunge lo spettro delle tasse. E la
polemica divampa contro l’Amministrazione comunale. Non passa un mese che non
ci sia una tassa da pagare e così alle bollette dell’Enel, del telefono, del
gas si aggiungono le tasse per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, l’Imu, il canone idrico, cimitero… (cronico problema) e come
se ciò non bastasse, ci sono anche le tasse sulle tasse, cioè veri “contributi”
obbligatori che gli enti, comuni e regioni, richiedono ai cittadini per
finanziare il proprio funzionamento.
“Somme esorbitanti che mettono in ginocchio intere famiglie”, sostiene
Giovanni Marrocco, “costrette a rinunciare persino ai beni di prima necessità.
Il Comune non concede sconti purtroppo e alle aliquote massime, applicate per
calcolare le tasse, si aggiunge l’amarezza sulle modalità di erogazione delle
bollette senza alcun criterio di smistamento: coincidono tutte nello stesso
periodo con l’accavallamento delle date. I cittadini caleni sono letteralmente bombardati dai bollettini e contrariati per
l’urgenza del pagamento (visto che arrivano già scaduti). Al danno si aggiunge la
beffa! L’Amministrazione, per la
riscossione dei tributi si avvale di una società concessionaria, vincitrice di
pubblica gara (!!!), la Pubblialifana srl , la quale
aggiunge alle già esose bollette il suo aggio”.
Il Consigliere Marrocco a distanza di quasi cinque anni ribadisce il
concetto “dell’inutilità di questa ditta esterna che non apporta alcun
beneficio al paese, neanche in termini di posti di lavoro, se non quello di
gravare maggiormente sulle tasche degli ignari cittadini”.
Una proposta quella di Marrocco che “prevede il ricorso a professionalità
locali per sopperire a tali servizi e che andrebbe sicuramente a tutto
vantaggio della comunità. Si vuole ricordare ai cittadini che il suggerimento
fatto dal consigliere, e mai accolto, fu sottoscritto in un dossier dallo
stesso Sindaco Caparco, nel 2007, quando sedeva nelle file della minoranza
dell’allora Amministrazione Zacchia. Stando all’opposizione, si atteggiava a
difensore del popolo il nostro sindaco, oggi invece non ha remore a non
concedere benefici e con scelte poco oculate, ad aggravare le già esigue casse
comunali. La solita politica dell’apparire e non del fare! Si ostina a ricorrere
ad “inutili ed esosi carrozzoni” contribuendo a sperperare danaro pubblico. Eppure
il Comune dovrebbe agire nell’esclusivo interesse della comunità e operare per
il bene del paese. Pertanto di fronte ad una crisi che mette in difficoltà
famiglie e imprese, è importante che nessuno si senta solo ed escluso. Essere
chiamati a servire una comunità non è un privilegio, (cari amministratori) ma
una gravosa responsabilità. Perché allora non utilizzare quei soldi a favore
degli indigenti? Perché non erogare contributi ai meno abbienti per i libri
scolastici, per abbonamenti, per riduzione delle aliquote fiscali, oppure
provvedere alla manutenzione delle scuole, dei siti archeologici…??? Il Comune
non ha fondi, giusto, quelli servono per gli sprechi!”