Bonus assunzione giovani: 650 euro al mese
Comune di Pignataro, 20 settembre 2013
Baldassarre Borrelli
Bonus assunzione di giovani under 30 anni
disoccupati e senza diploma, previsto nel decreto occupazione, ancora in attesa
di partire per una circolare Inps in fase di pubblicazione. Si attende la nota
con cui stabilire la partenza degli incentivi all’assunzione di giovani under
30 anni, previsto dal recente decreto occupazione.
Il decreto legge n. 76 del 2013 ha previsto un bonus per il datore di lavoro
che assume a tempo indeterminato giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni,
privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o senza un diploma
di scuola media superiore o professionale, a patto che tale assunzioni
determini un incremento occupazionale netto. Il bonus assunzione equivale a un
terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un
periodo di 18 mesi (12 se si trasforma un contratto già esistente in un
indeterminato) e con un tetto di 650 euro mensili. Per fruire dell’incentivo in
questione però occorre un provvedimento di riprogrammazione delle risorse del
Piano azione coesione e di un’apposita circolare Inps, con tutte le istruzioni.
Con una nota il ministero del Lavoro ha comunicato che il bonus assunzione
verrebbe riconosciuto per quelle effettuate tra il 7 agosto 2013, data di
emanazione del decreto di riprogrammazione delle risorse del Piano azione
coesione, e il 30 giugno 2015. Ancora però il bonus non può partire e non può
essere riconosciuto se prima l’Inps non pubblica la circolare esplicativa che
ancora si attende con ansia, anche se sulla buona riuscita del bonus previsto
dal decreto occupazione ai fini della lotta alla disoccupazione, specie quella
giovanile, si nutrono forti dubbi, se prima non si interviene, come detto più
volte negli ultimi giorni su una riduzione del costo del lavoro, quindi sul
famigerato cuneo fiscale.
Allo studio in merito ci sarebbe la definizione di un nuovo contratto di
reinserimento che incentivi l’assunzione di disoccupati, nonché un nuovo
contratto di apprendistato e un testo unico del lavoro più snello. Il contratto
di reinserimento in sostanza sarebbe quello con cui un datore di lavoro assume
un lavoratore con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato per
oltre 12 mesi, e stipuli un contratto di reinserimento con un secondo
lavoratore iscritto alle liste di mobilità o in cassa integrazione
straordinaria, o che beneficia dell’Aspi (l’assicurazione sociale per
l’impiego), per la rimanente durata del trattamento di sostegno del reddito. Il
datore di lavoro avrebbe ampia libertà di recedere dal contratto senza alcun
preavviso. Vedremo se queste misure prenderanno forma.