PENURIA DI ACQUA A CALVI
RISORTA
Luciana Antinolfi, 17 settembre 2013
Difficoltà oggettive per i cittadini caleni. Il flusso d’acqua che sgorga
dai rubinetti è debole o addirittura inesistente già da diversi giorni, a causa
della rottura di una pompa. Diverse famiglie, che non hanno serbatoi di
riserva, lamentano una situazione di disagio che si protrae da giovedì scorso,
mentre altri lamentano guasti alle autoclavi in virtù della mancanza di acqua. Intanto
divampano le polemiche contro l’Amministrazione comunale per la mancanza di una
corretta informazione.
“Il rammarico maggiore è sulla priorità che il primo cittadino dà alle
notizie”, commenta il Consigliere Giovanni Marrocco.
“Si è provveduto con tempestiva solerzia,
(alcune affissioni in spazi non consentiti), ad affiggere manifesti riportanti
la notizia della venuta a Calvi Risorta delle telecamere della RAI e non si
provvede ad informare la cittadinanza della mancanza o dell’interruzione di erogazione di acqua pubblica. Questo è
mancanza di rispetto, e dimostra come al solito l’indifferenza dei nostri amministratori nei confronti di
chi ha diritto ad essere tutelato; paghiamo le tasse per questo servizio e il
Comune si sa non concede sconti neanche quando i rubinetti sono a secco. Mentre
con la stessa solerzia hanno provveduto ad erogare 500 euro alla pro loco per
la manifestazione “Cales, terra mia”.
Ma a quanto pare i nostri
amministratori hanno altro a cui pensare, e di certo non si preoccupano dei
bisogni primari dei cittadini”, prosegue il Consigliere. “E’ più importante autodenunciare
lo stato di degrado dell’antica Cales che assumersi le responsabilità e
provvedere in tempi brevi alla sostituzione della pompa o di quant’altro (come
ad esempio rilasciare dei buoni libri alle famiglie più bisognose). I nostri amministratori hanno altro a
cui pensare e non accolgono neppure la richiesta degli stessi cittadini che
lamentano la mancata manutenzione dei
tombini pieni di terriccio che, malfunzionanti, contribuiscono ad inondare le
strade alle prime piogge autunnali.
Ci viene spontanea una domanda: se non si pensa al benessere dei cittadini
e non si provvede alle più banali opere di manutenzione per il paese… quali
sono allora le attività e gli obiettivi dei
nostri amministratori? La risposta
potrebbe essere allarmante: rubare il nostro futuro!!! (“giusto prezzo da
pagare per lo sviluppo”, direbbe qualcuno!)”