LA QUESTIONE RIFIUTI
E NON SOLO
Luciana Antinolfi, 16 settembre 2013
Alla luce degli ultimi avvenimenti riguardanti le
dichiarazioni del pentito Schiavone, pubblichiamo alcune riflessioni dei
Consiglieri Marrocco e Cipro relative alla questione dei rifiuti. Un problema,
quello dell’inquinamento, molto attuale anche nel nostro paese. Il
rammarico è che mentre gli Amministratori perseverano nella decisione assunta a
voler realizzare una centrale a biomasse sul territorio caleno, gli stessi non
hanno remore a presentarsi in diretta RAI per denunciare lo stato di degrado in
cui si trovano gli scavi archeologici dell’antica Cales. Accusati e accusatori,
dunque!!! Due facce della stessa medaglia; ai lettori l’arduo compito di
desumere la verità.
“In questi giorni siamo bombardati da articoli di
giornali riportanti notizie sconcertanti che riguardano il possibile
sotterramento nelle zone del Casertano e Napoletano di materiale altamente
inquinante, nonché tossico e radioattivo. Una vasta zona dilaniata da
anni da criminalità e malaffare tra rifiuti tossici interrati, discariche
abusive, roghi di veleni che hanno violato e deturpato una terra,
trasformandola orribilmente da Campania Felix in Terra dei Fuochi.
Tutto ciò sarebbe l’amara conseguenza di un traffico
illecito di rifiuti, una delle attività più fruttuose delle ecomafie. In Senato
è stata finalmente aperta un’inchiesta per le troppe morti accertate; infatti
la salute dei cittadini è a forte rischio e la mortalità per tumori è
addirittura triplicata negli ultimi anni. Ma pur non volendo entrare nel merito
della questione, che rimane di pertinenza degli inquirenti, il dubbio rimane.
Numerosi studi hanno infatti chiaramente stabilito il
nesso che ci sarebbe tra l’incremento dei tumori in alcune aree della Campania
e la presenza di discariche illegali e di rifiuti tossici interrati nella
regione. E mentre noi pensavamo di abitare in un luogo ameno, constatiamo
amareggiati che “qualcuno” invece ha provato a mortificare un popolo. Come
tutto ciò non può generare sconcerto e non farci rimanere allibiti? La
Campania è definita “la Auschwitz dei tempi nostri”, un nuovo olocausto.
Purtroppo neanche il nostro territorio è immune dalle
malefatte che hanno reso la Campania terra di perdizione e di morte. Da qualche
mese si parla della probabile realizzazione di una centrale a biomasse in
territorio caleno, e precisamente sui terreni della ex Pozzi Iplave. (Sottolineiamo la presenza nella stessa area
anche della centrale Turbogas ricadente sul Comune di Sparanise e poco distante
la Biopower ubicata sul Comune di Pignataro
Maggiore). Diciamo probabile perché nonostante il parere favorevole dei nostri
amministratori, noi cittadini di Calvi Risorta ci opporremo con tutte le forze affinchè ciò non venga attuato.
Le motivazioni del nostro dissenso sono da ricercare
negli eventuali danni ambientali e le relative conseguenze sulla salute. In recenti
consigli comunali aperti, svoltisi a Pignataro Maggiore e Sparanise, è stato
presentato del materiale fotografico che documenta lo stato dell’area
interessata alla presumibile installazione. Il terreno in questione è altamente
inquinato, infatti dopo la dismissione dell’azienda non è mai stato bonificato.
Tuttavia il punto che ci preme sottolineare è un altro. Poiché ogni evento
critico venuto alla ribalta dell'opinione pubblica è stato accompagnato da
morti e da situazioni invalidanti, noi cittadini abbiamo il diritto di essere
informati e l’amministrazione ha il dovere di essere trasparente.
E’ ingiusto e deleterio subire impotenti un
provvedimento, una decisione scellerata presa da pochi, visto che gli Amministratori
dei comuni limitrofi, nessuno escluso, sono contrari all’insediamento della
centrale. Non basta quanto stiamo già pagando in termini di vite umane? Non
basta quanto già il territorio sia stato eccessivamente sfruttato e martoriato?
Ma secondo alcuni nostri amministratori non è mai troppo, e in un momento
di crisi di identità e di difficoltà economica, “è il giusto prezzo da
pagare”!!! Ne consegue pertanto (per chi ci crede, ovviamente!) il ricorso al
miraggio di posti di lavoro. E’ letteralmente assurdo!!!
Da anni si combatte (inutilmente!!!) contro il crimine
che manovra lo smaltimento dei rifiuti in genere, da anni si combatte contro
chi sta sterminando il bene più prezioso: la nostra terra, costretti a
subire prevaricazioni da parte di soggetti il cui unico scopo è quello di
trarne il maggior profitto personale a discapito di una comunità intera. Come
possiamo rimanere inermi, indifferenti, agire con distacco, accettando di
essere vittime innocenti, quando ci viene negato un futuro? Risvegliamo le
coscienze e riflettiamo. Riflettiamo sulle conseguenze di questo matricidio.
Riflettiamo su quanto sta accadendo, riflettiamo su
chi ci governa, riflettiamo dove ci stanno portando... Perché domani
può essere troppo tardi”.
Giovanni Marrocco e Nicola Cipro