INTERVENTO DEL CONSIGLIERE COMUNALE MARROCCO SULLA SENTENZA DELLA CORTE
DEI CONTI RIGUARDANTE LA QUESTIONE DEGLI “AUTOVELOX”
Luciana Antinolfi, 01 settembre 2013
A distanza di sei anni dall’installazione di due
Autovelox lungo la Casilina, fra Torricelle ed il Demanio di Calvi, di
paternità dell’Amministrazione Zacchia, è di questi giorni la sentenza della
Corte dei Conti che condanna gli amministratori al pagamento di circa 120 mila
euro per danni erariali. All’epoca dei fatti, mentre il Comune pavoneggiava l’idea
di aver trovato la classica “gallina dalle uova d’oro”, un modo legale per sottrarre
denaro ai cittadini, venivano segnalate le irregolarità, (modalità di appalto e
il 42,50% sulle multe da versare alla ditta) a cui si susseguirono una serie di
ricorsi che sono culminati in un procedimento penale che ha ritenuto gli
amministratori responsabili di un atto illecito, perciò condannabili.
Sulla questione interviene il consigliere Marrocco:
“Da ciò scaturisce l’ottimo lavoro della magistratura e la fiducia che possiamo
riporre nell’operato dei magistrati. Tuttavia rimane il rammarico di una condotta
della passata amministrazione che non è stata oculata nelle decisioni: pur di
rimpinguare le casse del comune ha leso i diritti altrui e l’etica
professionale. Rimango dell’avviso che l’obiettivo primario degli Amministratori
dovrebbe essere quello di salvaguardare, oltre che se stessi, tutta la comunità.
Ogni Amministrazione, per un atto di responsabilità, ha il sacrosanto dovere di
agire per il bene comune, assumendo un comportamento irreprensibile, operare nel
rispetto del ruolo istituzionale che riveste e nel rispetto di chi ha votato. E’ eticamente scorretto infierire
contro i cittadini tartassandoli con qualsiasi mezzo, le persone in quanto tali
meritano rispetto e vanno tutelate”.
A seguito della recente sentenza della Corte dei Conti inerente al
servizio di Autovelox installato a Calvi Risorta nel mese di agosto 2007 ad
opera dell’Amministrazione Zacchia, pubblichiamo una nota dell’Avv. Massimo Taffuri
Cari Lettori,
esattamente
5 anni dopo l’attacco alle Torri Gemelle di Manhattan (11.09.2006), al comune
di Calvi Risorta veniva affidato il servizio di Autovelox con una modalità tale
da provocare un danno ai caleni pari ad € 118.702,59.
Sul
punto, la Corte dei Conti di Napoli non ha creduto alla tesi della “buona fede”
sostenuta da Zacchia, Remo Cipro, Piero Salerno, Martino Oreste e Zona Antonio
(detto Damiano), i quali avrebbero approvato il bando di gara (eccessivamente
dispendioso per le nostre casse comunali) per una loro incompetenza in materia,
scaricando la colpa sull’Ing. Bonacci Antonio, per la veste istituzionale
ricoperta nella procedura.
I
Giudici, con una argomentazione impeccabile, hanno ravvisato, invece, una
“grave colpa” del Sindaco e degli assessori citati, quasi a rimproverarli di
aver avuto sotto i propri occhi tutti gli elementi per poter capire l’antieconomicità del contratto, indicando, a mero titolo
esemplificativo, l’eccessiva percentuale di guadagno della società aggiudicatrice
(l’unica a partecipare), a discapito dell’intera cittadina.
Non
solo, ma alcuni di noi (allori consiglieri di minoranza) osteggiammo in
Consiglio comunale quell’appalto, indicandone tutte le irregolarità che
finirono per costituire un Dossier per la Procura Contabile della Corte dei
Conti, che lo pose, addirittura, a base delle proprie conclusioni inquirenti,
adeguatamente argomentate.
Inoltre,
in via del tutto confidenziale, venne paventato ad uno degli Assessori
firmatari il rischio a cui poteva andare incontro, costretto, oggi, al mea
culpa, per essersi trovato per la vicenda Autovelox in un procedimento
penale (la cui sorte, allo stato, non è nota allo scrivente) e alla condanna
della Corte dei Conti al pagamento di € 13.848/63, equivalente a sette/otto
mesi di lavoro di un insegnante.
Non
contenti, tentammo di destare nella popolazione il disgusto verso una gara di
appalto tanto remunerativa per la società aggiudicatrice, ma gli uomini
“vicini” all’amministrazione Zacchia, con parole profondamente offensive
verso il nostro lavoro di “controllo”, sostenevano che “non lasciavamo lavorare
la Giunta”; ebbene, proprio perché “non li abbiamo lasciati lavorare” sull’Autovelox,
oggi c’è chi dovrà rimborsare ai cittadini caleni (compreso gli “amici” dell’allora
amministrazione) una somma di tutto rispetto, sottratta impropriamente e per colpa grave al portafoglio della
comunità calena.
Ci
attendiamo dai condannati dalla Corte dei Conti (almeno) un gesto dignitoso: versare
immediatamente la somma dovuta a titolo di risarcimento ed esimersi dal
presentare la propria candidatura alle prossime elezioni comunali. Non perché
Zacchia sia temuto (anzi), ma perché è l’unica azione da intraprendere per
poter conservare quel minimo di credibilità agli occhi di quei cittadini che
dopo averlo votato sono stati ingannati ingiustamente.
Massimo
Taffuri