Paolella (Flai): "Lavoro nero, orari massacranti e
caporalato"
Caserta News, 30 luglio 2013
La Flai Cgil di Caserta esprime le sue preoccupazioni per le
condizioni di lavoro di tanti braccianti che in questo periodo sono impegnati
nei campi della provincia. Lavoro nero, orari massacranti e caporalato.
Preoccupazioni rafforzate dall'ultimo bliz nei campi
di Villa Literno, Pignataro, Teano e Calvi condotto dai carabinieri della
stazione di Casal di Principe con il Nucleo Ispettorato CC del lavoro di
Caserta.
Due denunce
nei confronti di un datore di lavoro e di un caporale a conferma di quanto più
volte denunciato dalla Flai Cgil. Condizioni di
sfruttamento ed illegalità che sono costretti a vivere i braccianti immigrati
provenienti la maggior parte dal Africa e dai paesi dell’Est. Parliamo quindi
di soggetti estremamente deboli e ancor di più esposti ai ricatti del caporale
se sprovvisti di permesso di soggiorno.
E' grazie alle
battaglie e alle proposte della Flai Cgil che il
caporalato è stato riconosciuto come reato penalmente perseguibile. Ma non
basta. E' solo un piccolo passo verso un sistema più trasparente, che
restituisca dignità ai lavoratori, che vada verso la legalità. Si, c'è ancora
molto da fare, c'è da garantire una rete di protezione legale al bracciante che
denuncia il caporale e sanzionare le aziende che utilizzano il caporalato come
intermediazione al lavoro.
La Flai Cgil apprezzando il lavoro svolto dalle istituzioni
che presiedono il territorio intende affiancare le stesse impegnandosi, come ha
sempre fatto, a mettere in campo tutte le energie per rendere coscienti i
lavoratori dei loro diritti e denunciare stati in cui sussiste un sistema
illegale di lavoro. In un paese che vuol dirsi civile non si può più tollerare
che lavoratori, uomini e donne vivano e lavorino come invisibili.