UN CORTEO PER LE VIE DEL PAESE PER DIRE "NO ALLA CENTRALE" A
CALVI RISORTA
Luciana Antinolfi, 27 luglio 2013
Giovedì 25
luglio 2013, un nutrito gruppo di persone ha partecipato alla manifestazione
promossa dal Comitato per l’Agro Caleno: NO Centrale a Biomasse, contro la
realizzazione di un presumibile impianto siglato con la società Iavazzi nell’area ex Pozzi.
Tutti in
strada per riappropriarsi del
territorio, a suon di tamburi, pentole e piatti con striscioni di ogni tipo. Il
corteo, partito dalla villetta comunale ha raggiunto piazza Municipio, dove in
tanti sono intervenuti, spontaneamente, per ribadire il secco NO, allo scempio
che si sta perpetrando, per esprimere il
dissenso verso un sistema politico che
antepone gli interessi economici alla salute dei cittadini e alla tutela
dell’ambiente.
L’obiettivo
della protesta è esortare e sensibilizzare
la popolazione sui danni ambientali
che l’ impianto potrebbe provocare,
in una zona, come quella dell’agro caleno, dove esistono già troppi
problemi di inquinamento e di degrado, ma agli Amministratori sembrano non
bastare e ne ricercano altri,
manifestandosi a favore della centrale. L’iniziativa, volta a diffondere
conoscenza per risvegliare le coscienze, promuove una politica di informazione,
quella che l’amministrazione ha troppe volte negato, ed è una protesta che
coinvolge vari aspetti: identitari,
economici e politici.
La comunità è
indignata, perché vede svenduta la Propria Terra, con false
promesse di qualche posto di lavoro,
bloccando le potenzialità di un intero territorio. Quali opportunità di sviluppo si può avere con la
presenza di una Centrale? Un territorio quello dell’agro caleno, il cui punto
di forza deriva da una vasta area archeologica la cui bellezza sarà avvelenata da un ecomostro che sorgerà a pochi metri di
distanza!
L’indifferenza
degli Amministratori rappresenta un grave insulto per i cittadini che,
preoccupati, sono scesi in strada a
difendere i propri diritti, “umiliati”
dai comportamenti contraddittori che
ruotano intorno alla vicenda e dalle
affermazioni per niente rassicuranti
che di certo non placano gli
animi. Intanto il corteo, prima di lasciare piazza Municipio e proseguire per
le strade del paese, ha commissariato il
Comune, apponendo un cartello: “Comune
commissariato dal popolo, qui decidono le comunità – Agro Caleno in Lotta”.