Il comitato Agro Caleno contro la centrale biomasse: mai pagheremo
lo sviluppo ammalandoci di tumore
L’eco di Caserta, 18
Luglio 2013
Con la crescita del fronte
anti-centrale aumentano anche gli atteggiamenti di negazione della democrazia e
i tentativi di chiusura degli spazi di agibilità per chi si oppone
all’espropriazione dei territori, da parte di coloro che vorrebbero controllare
nelle proprie mani l’incontrollabile rabbia delle comunità sempre più
diffusa e decisa ad impedire la messa a profitto dei territori.
L’Amministrazione
Comunale di Calvi assume sempre più un atteggiamento cieco, che ha raggiunto
livelli massimi in un’intervista di pochi giorni fa andata in onda nella
puntata di Kronos, il
tempo delle idee. Oltre alla solita confusione e all’arroganza a cui ci
hanno già abituati Caparco & Co., questa volta dicono di non sapere niente
della Centrale che dovrebbe sorgere ma poi spiegano nei dettagli che si tratta
di una centrale a biomasse da FORSU.
Lo Scivolone
eclatante arriva, però, con le affermazioni dell’Ass.
Martino: “l'inquinamento e le malattie sono il giusto prezzo per lo
sviluppo” (sic).
Parole allarmanti, che di solito riempiono la bocca di chi è
abituato a fare profitto sulle vite e sui territori, imponendo la morte come
prezzo da pagare per lo sviluppo; emblematiche per capire che il
linguaggio utilizzato dall’Assessore non sarà mai compatibile con le esigenze
delle vite, del territorio e delle produzioni locali coltivate e coltivabili,
incuranti, soprattutto, di tutti quelli che quotidianamente fanno i conti con
tumori e danni devastanti. La riqualificazione che vogliamo è
quella delle nostre vite, la bonifica di cui parliamo è la riappropriazione
collettiva dei nostri territori e di reddito, non nell’ottica clientelare o
della coercizione che ci pone dinanzi all’aut-aut lavoro - salute.
Inoltre,
all’Ass. Martino diciamo che non siamo e non saremo
mai i giovani dai 50 euro in tasca, come insinuato sempre nell’intervista, ma siamo
donne, uomini, bambini, giovani e anziani di Terra di Lavoro che non cedono ai
ricatti, con cui, a causa delle scelte scellerate, i politici locali dovranno
fare i conti e soprattutto, tenerne conto!
Invitiamo
tutti/e Domenica 21 h.17.00 per la passeggiata archeologica all’Antica Cales e
Giovedì 25 h.18.30 per il Consiglio popolare aperto visto che quello comunale
ci è stato negato!