Il
Vescovo Aiello partecipa ai festeggiamenti dei 50 anni di ordinazione di Don
Antonio Santillo
Redazione Calvi, 17 luglio 2013
Peppino De Lucia
Sono trascorsi 50 anni da
quando Don Antonio è stato ordinato sacerdote. Questa ricorrenza è stata festeggiata ieri presso la
Cattedrale di Calvi Risorta, dove S.E. il Vescovo Arturo Aiello ha concelebrato
la messa, oltre che con don Antonio, anche con don Giuseppe Alfieri parroco
della chiesa di San Vito in Pignataro Maggiore, che ha festeggiato anche lui 50
anni di sacerdozio.
Tantissimi i fedeli presenti a questi festeggiamenti che inoltre hanno
visto la partecipazione di molti sindaci del comprensorio caleno e i prelati di
quasi tutta la Diocesi di Teano-Calvi. Dopo una bellissima omelia del Vescovo,
i fedeli hanno letto una lettera di ringraziamento a Don Antonio (allegata) che
non ha esitato a rispondere per ringraziare, fermandosi più volte per l’emozione
e incoraggiato poi da diversi applausi. Tanti i ringraziamenti che ha voluto
fare, in particolare a tutti i suoi Vescovi che si sono susseguiti negli anni e
che hanno contribuito alla sua crescita, ai suoi genitori, agli amici e
parenti, alla corale e a tutti i chierichetti che nel corso degli anni si sono
susseguiti.
Al termine un ricco rinfresco ha visto
tutti riuniti intorno a Don Antonio in un momento di festa, culminata a
sorpresa con fuochi di artificio.
La lettera che i fedeli della Cattedrale hanno dedicato a Don
Antonio Santillo
“Non voi avete scelto me,
ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il
vostro frutto rimanga” (GV 15,16)
Caro Don Antonio,
da quando, alcuni anni fa,
siete giunto come parroco in questa Cattedrale, la stessa che vi vide prostrato,
dieci lustri or sono, ad esprimere il vostro amore eterno ed incondizionato a
Dio, per noi fedeli molte cose sono cambiate.
Con la vostra parola, carico
di passione, fantasia e amore per la vita, ci avete donato speranza e serenità;
con i vostri occhi, pieni della luce di Dio, ci avete trasmesso gioia; con la
vostra voce, sempre ispirata al Vangelo, ci avete dettato serenità e speranza;
con la vostra intelligenza e il vostro sapere avete arricchito la nostra
conoscenza; il vostro modo di comunicare ci ha indicato il cammino che conduce alla
vera libertà, quella che, come dice San Paolo, "... Si trova dove soffia
lo Spirito di Dio!”
Prima del vostro arrivo,
in questa Chiesa, tutto era abbandonato e tutto era freddo, tutto ero buio, ma
voi con forza e determinazione avete portato nuovo calore, nuova luce, nuova
vita, risollevando gli antichi splendori della Cattedrale di Calvi, innalzandola
nuovamente a luogo meraviglioso, monumento di arte e di storia, ma soprattutto
ne avete fatto un Tempio di preghiera raccolto e profondo; dove durante la
celebrazione: "Si percepisce la presenza dello Spirito Santo in mezzo a
noi!"
Avete trasformato la Cattedrale
di Calvi in una casa: la nostra casa; in una famiglio: la nostra famiglia, in
un corpo unito nell’amore di Dio e del prossimo.
Per questo e per tanto altro
vogliamo dirvi : ”Grazie!”
Grazie perché, testimoniando
la fede e l’amore verso Cristo, avete chiamato tutti noi alla luce di Dio e
perché tante volte, anche con il silenzio, ci avete insegnato quell’umiltà che
ci rende persone vincenti, veri cristiani, autentici figli di Dio.
Grazie a voi, Don Antonio,
abbiamo imparato che siamo tutti essenziali per costruire la Chiesa del Signore,
siamo tutti uguali agli occhi di Dio e tutti dobbiamo portare alla Chiesa la nostra
vita, il nostro cuore, il nostro pensiero, il nostro impegno concreto; tutti
uniti come fratelli per edificare una Comunità Cristiana vera, che sia proiezione
di Cristo, uomo-Dio, nella storia umana.
Grazie ancora perché,
attingendo la vostra vocazione al cenacolo di Gerusalemme, siete riuscito a
trasmetterci valori unici da custodire e farne dono: Amicizia, Pazienza, Generosità,
Costanza, Sincerità, Carità e soprattutto cultura umana e soprannaturale.
Carissimo Don Antonio, la
penna limita la pienezza di quello che vorremmo esprimervi e non è sufficiente
a raccontare tutto l’affetto che proviamo per voi. Così, vi diciamo
semplicemente: ”Tanti, tanti auguri umani, cristiani, sacerdotali!"
Dio vi aiuti sempre! Come
in quel giorno di cinquanta anni fa, che vi vide coricato su questo pavimento e
con le ginocchia piegate al Suo perenne Servizio.
Vi vogliamo
bene
CATTEDRALE DI S. CASTO
CALVI RISORTA, 16 luglio
2013