ESPROPRIO ILLEGALE: IL TAR CONDANNA IL COMUNE A RISARCIRE MILITE CON UN
MILIONE DI EURO
Calvirisortanews, 10 luglio 2013
Dunque, ecco
una tegola che cade sulla testa dei caleni destinata a fare molti danni e molto
rumore. Il Comune, amministrato, oggi come nel 2000, dal sindaco Caparco, si è
beccato una richiesta di risarcimento danni per circa un milione di euro per
aver sottratto a un privato il suo terreno senza perfezionare poi il contratto
di passaggio di proprietà.
In termini
tecnici si chiama ESPROPRIO. Sarebbe bastato procedere con la giusta velocità
nel primo anno di tempo ad acquisite il terreno sul quale, comunque, il comune
costruì un campo di calcetto. La zona è quella attigua alla piscina comunale.
Ma, per motivi oscuri, ignoti e che sarebbero tutti da indagare (questa si che
sarebbe una notizia) l'esproprio non fu perfezionato.
Nello stesso
incredibile breve lasso di tempo di un anno, la persona danneggiata, Milite,
presentò ricorso contro l'esproprio comunale. In più si oppose alla cifra
offerta: rifiutò i soldi del comune ritenuti spiccioli di fronte al valore
commerciale del terreno. La causa venne fissata innanzi ai giudici ordinaria
del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Intanto ecco un'altra sorpresa: la
città cambia sindaco: arriva Giacomo Zacchia.
Zacchia che fa?
compie un altro passo nullo: cerca di definire la pratica di esproprio. Non
sappiamo quale sia stato il suo consigliere o avvocato. Certo è che si trattava
di un tentativo inutile perché essendoci un giudizio pendente quel bene era
indisponibile. Tutto quel nel 2008 allorquando il tribunale sammaritano scopre
di non essere lecitamente idoneo a trattare la materia che appartiene alla
giustizia amministrativa. E' stato così che il caso Milite è finito sotto
l'attenzione del Tribunale amministrativo regionale della Campania.
Oggi, ossia 13
anni dopo, ecco la batosta: l'operato di Caparco sindaco e i suoi e della
macchina amministrativa che rispondeva alle sue sollecitazioni politiche aveva
sbagliato tutto. Lo dice il Tar, lo dicono i fatti contenuti nella sentenza.
Ora che si fa? Semplice, Calvi deve pagare oppure appellarsi al Consiglio di
Stato. Se paga fallisce, se si appella al Consiglio di Stato e passa del tempo
la brutta eredità finisce nelle mani del nuovo sindaco di Calvi. Intanto le
forze politiche locali non stanno a guardare.
Il consigliere
Marrocco, infatti, ha condannato duramente il comportamento di Caparco
rilasciando una dichiarazione ai giornali di carta in cui lo indica come
incapace ad amministrare per il vero bene della comunità. Anzi, sempre Marrocco
si è proposto di portare l'argomento in consiglio comunale. Sì, perchè per lui, il sindaco Caparco deve rispondere ai
caleni del buco economico prodotto e di cosa intende fare per limitare il danno
che appare ormai enorme e senza soluzione, se non un rinvio della questione del
debito. Un modo per nascondere la polvere sotto i tappeti e la testa dentro la sabbia:
come fanno gli struzzi.