A Sparanise per il Progetto centrale a biomasse: tutto l'agro caleno dice
no
Caserta Focus, 28 Giugno 2013
In una sala
consiliare gremita in ogni posto, si è tenuta ieri sera l'attesa seduta di
consiglio comunale che aveva come unico argomento all'ordine del giorno il
progetto di costruzione di una centrale a biomasse nell'area industriale della
ex Pozzi Ginori ricadente sul territorio di Calvi Risorta ma al confine con il
comune di Sparanise. Oltre ai consiglieri comunali locali erano presenti anche
il sindaco di Francolise Nicola Lanna ed il consigliere Andrea Russo, la fascia
tricolore di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro con la presidente del
consiglio comunale Ilaria Bovenzi, i primi cittadini
di Rocchetta e Croce, Vincenzo Laurenza e di Pastorano, Giovanni Diana ed i
consiglieri di Calvi Risorta Nicola Cipro, Giacomo Zacchia e Giovanni Marrocco.
Tra il pubblico
erano presenti anche gli attivisti della Rete Calena per i Beni Comuni e del
comitato contro la centrale a biomasse. Il sindaco Mariano Sorvillo ha aperto
il consiglio ed ha illustrato la posizione ufficiale dell'amministrazione di
Sparanise ribadendo quanto già detto a Pignataro Maggiore in occasione del
precedente consiglio comunale aperto.
"Siamo
contrari al progetto di costruzione di una centrale a biomasse o biodigestore anerobico come dir si voglia - ha chiarito
Sorvillo - ed esprimeremo in maniera ufficiale la nostra posizione nelle
sedi opportune, se e quando saremo chiamati a farlo in conferenza dei servizi.
Il suolo interessato al progetto ricade nell'area gestita dall'ASI e
francamente spiace essere tirati per la giacca, senza averci messo neanche
bocca come si sol dire, da chi intende solo fare demagogia".
Dopo gli
interventi dei consiglieri di minoranza tra i quali quello di Antonio Merola
che ha sollevato il problema ASI, "un carrozzone che non ha mai risolto
alcun problema sul nostro territorio", ed ha proposto ai sindaci del
territorio di formalizzare una delibera di consiglio comunale per uscire
dall'ASI, ha preso la parola il vice sindaco L'Arco che ha ribadito il no al
progetto ed ha aggiunto: “Noi non abbiamo bisogno di sentirci ambientalisti
dell’ultim’ora semplicemente perché da sempre ci impegniamo a tutelare il
nostro territorio. Condivido quanto detto dal consigliere Merola in merito
all’inutilità dell’ASI ed alla necessità di uscirne al più presto, cosi come è
inaccettabile la totale latitanza di qualche consigliere regionale nel volersi
interessare delle reali problematiche che attanagliano il territorio. Ci
auspichiamo di vedere risolvere presto anche il problema dell’ex tabacchificio,
come da tempo abbiamo richiesto per via ufficiale, che necessità di un’urgente
bonifica".
L'intervento
del sindaco di Pignataro Maggiore Cuccaro ha focalizzato l'attenzione sulla
necessità di proteggere il territorio con atti formali condivisibili ed ha evidenziato,
riprendendo quanto detto da Merola e L'Arco, l’inutilità dell'ASI per il
territorio caleno. Dello stesso tenore anche gli interventi del sindaco di
Rocchetta e Croce Vincenzo Laurenza e del consigliere di Calvi Risorta Giovanni
Marrocco, che hanno invocato un documento unitario che possa rappresentare una
soluzione definitiva a tutti i tentativi di aggressione del territorio. Il
sindaco di Pastorano Giovanni Diana ha sottolineato come l’agro caleno,
nonostante la presenza di insediamenti industriali, sia sostanzialmente a
vocazione agricola, ed abbia enormi potenzialità grazie all'inestimabile
patrimonio archeologico ed artistico.
Tutti gli
interventi hanno trovato una convergenza sulla necessità di redigere un
documento unitario e condiviso che metta al riparo in maniera definitiva
un’ampia parte della Campania Felix da ogni tentativo di aggressione ambientale
affinché diventi appetibile per altri tipi di investimenti che possano,
viceversa, portare sviluppo ed occupazione. Apprezzati i contributi del
giornalista Salvatore Minieri e dello sparanisano Teo
Lepore della Rete Calena dei Beni Comuni, che hanno sottolineato la necessità
di valorizzare il territorio con un approccio completamente diverso, vale a
dire a rifiuti zero. I rappresentanti dei comitati hanno invitato le
istituzioni ad avere coraggio ed a mettersi davanti ai cittadini organizzati in
movimenti con atti concreti e risolutivi.
“Programmiamo
un futuro diverso - hanno detto - ma facciamolo insieme”. E’
necessario un coinvolgimento civile ma nel contempo incisivo, anche dei
rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli: Provincia, Regione Campania
e Parlamento. Interessante l’intervento del consigliere caleno Giacomo Zacchia
che come componente dell'Asi ha spiegato che l'Ente
consortile non entra nel merito della scelta della tipologia di insediamenti e
non può negare autorizzazioni se non per motivi di carattere tecnico. La
conclusione è toccata a Sorvillo che nel sottolineare, ancora una volta,
l'esigenza di dire basta alla vocazione isolazionista che nel tempo ha prodotto
solo danni al territorio, ha invitato tutti i rappresentanti istituzionali a
ricompattarsi. Il sindaco di Sparanise ha invitato a votare la delibera
territoriale già adottata in occasione del precedente consiglio aperto di
Pignataro Maggiore e, previo emendamento di tre punti previsti nella proposta
di delibera della minoranza. Una volta emendati i tre punti con il placet dei
consiglieri di minoranza, la presidente Antonella Lo Greco ha invitato tutti i
consiglieri a votare all'unanimità entrambi i documenti, cosa che dopo quasi 3
ore e mezza di pacata discussione è avvenuta puntualmente tra la soddisfazione
generale”.