IL SACRIFICIO DELL’EROE GIOVANNI PEPE
Calvirisortanews, 19 giugno 2013
Cerimonia in
ricordo dell’appuntato Giovanni Pepe, di Calvi Risorta, tenutasi la scorsa
settimana a Lucito, (CB) alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri
Molise, Giovanni Maria Pietro Barbano. L’appuntato dei Carabinieri Giovanni
Pepe, veniva assassinato mentre era in servizio nel 1982, proprio a Lucito.
Alle celebrazioni ha partecipato il Comandante Provinciale dei Carabinieri di
Campobasso Andrea Bertozzi Della Zonca, il Sindaco del Comune di Lucito Fabiola
De Marinis, una delegazione del comune di Calvi Risorta (Caserta), città di
residenza dei familiari dell’appuntato, nonchè i figli
dello stesso, Raffaele e Nicola.
Nella ”Chiesa
dell’Immacolata” il cappellano militare del Comando legione carabinieri Molise
don Nino Romano e il parroco del paese, don Michele, hanno concelebrato una
messa durante la quale il Comandante Provinciale ha rievocato l’omicidio
dell’Appuntato Pepe. Le Autorità hanno deposto una corona ed un omaggio
floreale davanti la scuola dove è apposta la targa commemorativa in onore del
militare caduto. L’appuntato Pepe morì nel 1982 quando, durante un posto di
blocco, i carabinieri della locale compagnia di Lucito (CB) intercettano
un’autovettura rubata con quattro passeggeri a bordo. All’atto del fermo, tre
dei quattro occupanti si davano alla fuga, mentre i carabinieri riuscivano ad
acciuffare il quarto uomo e lo accompagnano alla vicina caserma dove prestava
servizio Giovanni Pepe che incita i suoi due colleghi a continuare la ricerca
degli altri tre malviventi che si erano dati alla fuga.
L’arrestato, a
questo punto, tentava disperatamente la fuga dalla caserma e prima ancora che
l’appuntato Giovanni Peppe lo perquisiva nuovamente, estraeva una pistola non
rilevata all’atto del fermo e faceva fuoco più volte contro il militate Pepe.
Cinque proiettili raggiungono mortalmente il Carabiniere ed altri due venivano
trovati sul pavimento. Alla scoperta della tragedia, si apriva un’enorme caccia
all’uomo che vedeva coinvolte tutte le Forze dell’Ordine del Molise, Abruzzo e
della Puglia. Tre dei quattro malviventi originari di Andria, venivano
catturati il giorno successivo, l’assassino invece cinque giorni dopo.
L’assassino, Sgarra Vincenzo originario di Andria veniva condannato alla pena
dell’ergastolo. Le spoglie del militare caduto riposano nel cimitero di Calvi
Risorta.