SEI COMUNI SIGLANO L’ACCORDO CONTRO LA CENTRALE A BIOMASSE NEL CONSIGLIO
INTERCOMUNALE TENUTOSI A PIGNATARO
Calvirisortanews, 16 giugno 2013
È stato firmato
un documento di intesa da ben 6 comuni dell’agro caleno che lo scorso Venerdì
14 Giugno 2013 erano presenti all’affollato Consiglio Intercomunale aperto,
promosso dall’Amministrazione di Pignataro Maggiore per protestare contro
l’ennesimo tentativo di aggressione ambientale della zona.
Unico punto
all’ordine del giorno era, infatti, la discussione sulla probabile
realizzazione della centrale a biomasse (autorizzata anche a bruciare rifiuti)
nell’area industriale ex Pozzi, in quella porzione ricadente nel tenimento di
Calvi Risorta e da poco acquistata dalla cordata imprenditoriale Iavazzi Ambiente. Forte l’azione degli amministratori
presenti; tutti decisi a porre un freno non solo alla realizzazione della
centrale a biomasse di Iavazzi, ma ad ogni tipo di
aggressione territoriale non compatibile con la naturale vocazione della zona e
poco rispettosa della già mortificata condizione ambientale dell’agro.
I sindaci e gli
amministratori dei vari comuni della zona hanno tenuto banco per circa 4 ore,
ognuno ha ben delineato gli scenari futuri che potrebbero delinearsi in caso di
realizzazione della centrale a biomasse nel cuore del comprensorio caleno. E’
stato il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, a proporre un
documento unitario capace di dire “no” all’aggressione pericolosa di un
territorio che, da Teano, si distende nella fertile pianura chiusa dal
comprensorio di Capua.
“E’ grottesco
che ci si debba trovare ogni anno a dover lottare contro questi business
cancerogeni – ha detto in Assise la fascia tricolore di Pignataro – presentiamo
un documento che faccia da promemoria ai ministri e ai riferimenti
istituzionali di ogni ordine e grado per ribadire che questa terra non è un
laboratorio da offrire a sperimentazioni dannose per la gente che ci abita.
Inoltre, abbiamo spedito a tutte le autorità competenti un dossier completo con
foto e filmati, nel quale si può vedere quanto sia già pericolosa la zona dove
si vuole realizzare la centrale a biomasse: vecchie strutture non bonificate e intere
aree con capannoni industriali dal contenuto mai chiarito”.
Nella seduta di
Venerdì scorso, sono state anche mostrate delle terribili immagini che
documentano le drammatiche e preoccupanti condizioni che attanagliano proprio
l’area Pozzi, dove dovrebbe sorgere la centrale a biomasse di Iavazzi Ambiente. All’interno di decine di condotte ormai
scoperte e per questo a contatto con l’aria che si respira nella zona, pare ci
siano residui di amianto, coibentazione delle tubature e altre sostanze da analizzare.
Così come è stata dimostrata la facilità di penetrazione nelle ore notturne
della zona industriale che, proprio per questa vulnerabilità negli accessi, è
contrassegnata da resti di roghi, probabilmente pertinenti a plastica e altri
materiali nocivi.
Assente alla
seduta consiliare il sindaco di Calvi Risorta, Antonio Caparco che, poche ore
prima della riunione intercomunale di Pignataro Maggiore, ha inviato un
documento ai consiglieri di opposizione, a firma del presidente del consiglio
comunale Silvestro Mele, affermando: che la richiesta di consiglio comunale non
potrà essere evasa, e quindi non ci sarà nessun consiglio comunale a Calvi
Risorta. Però nello stesso tempo, forse il tanto rumore fatto
dall’amministrazione civica di Pignataro Maggiore, i mass medi e la voce dei
cittadini, probabilmente ha fatto ritornare sui propri passi il Sindaco Antonio
Caparco, il quale sembrerebbe che nei prossimi giorni potrebbe convocare il
tanto chiacchierato consiglio comunale, e quindi finalmente anche a Calvi Risorta
si parlerà della centrale. Staremo a vedere.