NO ALLA CENTRALE BIOMASSE: LA COMUNITA' SCENDE IN PIAZZA
Gazzetta di Caserta, 13
giugno 2013
Massiccia risposta alla
prima assemblea pubblica chiamata dalla Rete Calena Beni Comuni, tenutasi nella
Villa comunale di Calvi Risorta, per la costituzione di un comitato popolare in
difesa dei beni comuni e contro la paventata costruzione di una centrale a
biomasse sul territorio caleno.
Dopo la minaccia scampata nella
vicina Pignataro Maggiore, dove è presente una centrale a biomasse bloccata e
pronta allo smantellamento, pare che ad oggi sia proprio il comune di Calvi
Risorta ad essere stato individuato per la realizzazione di questo genere d’impianto.
Infatti, la Iavazzi srl
(collegata alla Impresud srl,
che si occupa di smaltimento di rifiuti) intende costruire una centrale a biomasse
nell’area ex-Pozzi, al confine con il comune di Sparanise e in linea d'aria
vicinissima a quella di Pignataro.
Le comunità dell'Agro
Caleno hanno ben chiaro che questo genere di impianti non rappresenta alcun volano
tecnologico e sono anzi dannosi per la salute, infatti è altissimo il rischio
che la centrale venga costruita solo per bruciare rifiuti. Il DLGS n. 387/03
dice, infatti che “sono ammessi a beneficiare del regime riservato alle fonti
energetiche rinnovabili i rifiuti, ivi compresa, anche tramite il ricorso a
misure promozionali, la frazione non biodegradabile ed i combustibili derivati
dai rifiuti" (art. 17).
L’assemblea di lunedì 10
giugno ha dimostrato che la popolazione dell’Agro Caleno non è più disposta a
subire l’ennesimo attacco al territorio, e il gran numero di interventi, frutto
anche delle incisive opposizioni che negli anni ha espresso, con mobilitazioni
popolari, ne sono la prova. Lungo l’assemblea, sono infatti emerse le varie
problematicità legate all’impianto, sono state indicate anche vie alternative
all’incenerimento, come ad esempio, la strategia Rifiuti Zero e tante le proposte
di iniziativa già in campo come l’appuntamento per il Consiglio Comunale Aperto
sul tema, che si svolgerà a Pignataro Maggiore, venerdì 14 Giugno alle 17:30.
Occhi aperti, inoltre, per il Consiglio comunale di Calvi che ad oggi, non ancora ha una data, ma a cui invitiamo alla massima partecipazione di tutta la popolazione. Da parte nostra, manterremo alta l’attenzione sulla vicenda, mostrando la nostra contrarietà attraverso continue attività di informazione su tutto il territorio e disposti ad ogni tipo di mobilitazione.