PROCESSO CHIUSO: DE BIASIO CHIEDE L’ASSOLUZIONE A FORMULA PIENA

 

Calvirisortanews, 12 giugno 2013

 

Calvi Risorta: Processo chiuso, De Biasio chiede l’assoluzione a formula piena, invece il giudice da il non luogo a procedere per pervenuta prescrizione

 

 

 

 

 

 

 

 

Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione. Questo è quanto il pubblico ministero di Napoli, Paolo Sirleo, ha chiesto per Antonio Bassolino, ex governatore della Campania, per il processo che lo vede imputato per traffico illecito di rifiuti e truffa. È imputato dinanzi alla quinta sezione collegio C del Tribunale di Napoli, presidente Maria Adele Scaramella.

 

Il pm ha chiesto invece la condanna a 2 anni e 6 mesi per Pier Giorgio Romiti, ex amministratore delegato di Impregilo, 3 anni e 1 mese per l’ingegnere Angelo Pelliccia; 4 anni per Armando Cattaneo, dirigente Impregilo, e per Vincenzo Urciuoli. Chiesta la prescrizione per tutti quanti gli altri imputati. Salvatore Acampora, Elpidio Angelino, Giancarlo Arazzini Settimio, Sergio Asprone, Silvio Astronomo.

 

Tra i tanti indagati ha vissuto questo ennesimo processo anche un cittadino di Calvi Risorta, in effetti, si tratta dell’Architetto dott. Claudio De Biasio, di Calvi Risorta, il quale lo abbiamo raggiunto telefonicamente. Domanda: “Architetto come ha accolto questa nuova decisione della magistratura?”. Risposta: “per quando mi riguarda, è solo una prima vittoria, ma già ho dato incarico ai miei legali di fiducia per far riaprire il processo pur di essere scagionato a formula piena”.

 

In effetti, la lista è veramente lunga e continua con Giovanni De Laurentis, Alessandro Di Giacomo, Giulio Facchi, Roberto Ferraris, Vito Fignani, Gabriella Garbanino, Roberto Gambato, Bruno Mogavero, Orazio Andrea Monaco, Pasquale Moschella, Umberto Pisapia, Antonio Pompili, Filippo Rallo, Paolo Romiti, Domenico Ruggiero e Raffaele Vanoli, quest’ultimi tutti esclusi del processo per pervenuta prescrizione. Numerosi capi di imputazione furono già dichiarati prescritti dalla V sezione del tribunale. Il collegio aveva infatti già emesso una sentenza predibattimentale in cui dichiarava la prescrizione di svariate imputazioni di falso e abuso d’ufficio risalenti ai primi anni Duemila, prosciogliendo contemporaneamente gli imputati senza entrare nel merito. A causa delle lentezze, che fin dal primo momento hanno caratterizzato il processo, era stato ipotizzati fin dal suo avvio nel 2008 che molti capi di imputazione si sarebbero prescritti. Gli imputati sono 28, 549 i Comuni campani che figurano tra le parti offese.