Se i caleni
mostreranno la loro contrarietà alla biomassa: non si farà
CdP,
11 giugno 2013
Pietro
Ricciardi
Voglio condividere con i
lettori di CdP delle riflessioni indotte dal sindaco Diana,
di Pastorano, che ieri ho sentito sulla vicenda della Biomassa a Calvi Risorta.
A volte l'esigenza di fare presto, di dover dare la notizia nei "tempi del
web", che spesso significa immediatamente, idealmente stesso mentre la si
apprende, non permette di scrivere avendo ben chiaro il quadro completo degli
eventi.
Più semplicemente, in
altri casi, non si ha il tempo di elaborare certe sensazioni e certe parole che
toccano più profondamente di altre, e che invece di esse valorizzate vengono
seppellite in quel fondo che hanno toccato. Ho riportato le parole del Sindaco
Diana, ed ho aggiunto, nell'articolo di ieri, una serie di mie considerazioni
sulla centrale a biomasse di Calvi Risorta. Ho fatto un lavoro sufficiente, forse
mediocre, ma non certo pessimo. Ascolta, riferisci, metti un po' di sale e hai
fatto il "giornalista"... e forse questo sono riuscito a farlo, ma da
ieri penso con maggiore intensità ad alcune ben precise parole pronunciate dal
sindaco Diana. Sul momento forse non ne ho colto l'importanza per cui voglio
capire se, attraverso la loro analisi con i nostri lettori, sono in grado di
valorizzarne la portata. Tra le tante cose dette Diana sottolineava la necessità
della mobilitazione in primis proprio dei cittadini di Calvi Risorta.
Ad una prima analisi mi
era sembrato come voler spostare il problema nella città che comunque di fatto
vive in prima persona l'attacco al territorio, e così l'ho liquidato. Non mi
capita spesso di essere superficiale, ma col passare delle ore mi rendo conto
di esserlo stato. Al momento, da quanto apprendo da siti e giornali,
l'Amministrazione guidata da Caparco è favorevole all'impianto. La nostra
storia di lotte ambientaliste ci ha insegnato una serie di cose che dobbiamo
tenere sempre ben chiare:
- i cittadini possono far
cambiare idea ai propri amministratori esercitando pressioni sugli
amministratori attraverso manifestazioni di protesa o più in generale di dissenso;
- dove gli amministratori
sono contro gli impianti, questi non si realizzano, dove non si è creata la
corrente di pensiero contraria tale da indurre le amministrazioni a schierarsi
dalla parte degli ambientalisti, gli impianti si sono realizzati.
Un esempio? La Piattaforma
per i rifiuti tossici a Pignataro ha visto l'Amministrazione Magliocca contro
l'impianto e non si è fatta. Sempre a Pignataro la stessa amministrazione era
invece favorevole alla biomassa e si è rifiutata di ascoltare le istanze che
arrivavano dalla popolazione poiché il movimento ambientalista si era
caratterizzato con una spiccata connotazione politica.
Certo nemmeno la biomassa
si è fatta (ancora!), ma non grazie alle proteste della popolazione, bensì grazie
alle inchieste della Magistratura e (triste a dirsi, lo so) GRAZIE anche al
fatto che chi stava realizzando l'impianto invece di operare correttamente ha
cercato scorciatoie illegali che lo hanno visto soccombere di fronte alle
inchieste degli investigatori della Procura di S. Maria C.V.
A Sparanise il miraggio
dei posti di lavoro e l'amministrazione che fece leva su questo miraggio,
guidata da Merola, non hanno permesso la nascita di un movimento ambientalista
capace di fermare l'impianto, che ormai opera da anni sul territorio. Agire
quindi prima di tutto sulle popolazioni interessate, e poi con loro sulle amministrazioni
accondiscendenti, è l'unica via. Per fortuna questo lo sanno bene i ragazzi del
Centro Sociale Tempo Rosso che hanno indetto la prima assemblea pubblica contro
la Biomassa tra la gente di Calvi Risorta.
Ben venga, in
quest'ottica, quindi, l'iniziativa di Cuccaro di un Consiglio Comunale aperto a
Pignataro, purché questo serva a fissare una strategia di coinvolgimento e
centralità dei caleni e dell'amministrazione di Calvi nella lotta all'impianto,
altrimenti si rischierebbe di schierarsi formalmente contro un impianto di
fatto creando le condizioni perché questo al contrario delle proprie intenzioni
venga realizzato.