Agro
Caleno: Comitati cittadini contro i business degli inceneritori
Caserta24ore,
06 giugno 2013
L’ennesimo
rischio si paventa per il territorio già troppo martoriato dell’Agro Caleno. La
notizia è certa: la Iavazzi Srl
intende costruire sul territorio del demanio di
Calvi Risorta una centrale a Biomasse di enorme portata. Ciò trova
fondamento nell’acquisto dei terreni, nell’area ex-Pozzi, da parte della
società e nell’abbattimento, autorizzato, dei fabbricati che si trovano in
loco.
E’
chiaro l’attacco che si vuole perpetrare a danno della salute e dell’incolumità
delle comunità locali. Infatti, la centrale non sarà altro che un inceneritore
mascherato, visto che la legge permette a questo tipo di impianti di bruciare
CDR, meglio conosciute come ecoballe. La situazione è
aggravata dai legami che la Iavazzi Srl ha con società addette allo smaltimento di rifiuti.
Tutto
ciò a pochi passi dalla centrale Turbogas di Sparanise e da quello che resta di
un’analoga centrale sita a Pignataro Maggiore e mai entrata in funzione, a
causa di infiltrazioni criminali. Inoltre, non c’è una reale necessità per la
costruzione di una nuova centrale, dato che la produzione energetica della
nostra provincia già soddisfa e supera il proprio fabbisogno energetico.
L’esperienza
degli ultimi anni insegna: questo impianto non garantirà né crescita, né
occupazione, ma sarà solo l’ennesima speculazione del territorio. Dobbiamo
opporci a questa nuova minaccia, avviando da subito una mobilitazione popolare,
che sappia coinvolgere tutte le frange della comunità. La Rete Calena Beni
Comuni invita tutti a partecipare ad una prima ASSEMBLEA APERTA, che si
svolgerà LUNEDÌ 10 GIUGNO, ALLE 18.30, PRESSO LA VILLA COMUNALE DI CALVI
RISORTA.
Costruiamo
insieme il Comitato Popolare di opposizione alla Centrale a Biomasse dell’Agro
Caleno.