La Rete Calena Beni
Comuni chiama a raccolta l’Agro Caleno contro la Centrale a Biomasse
Rete Calena
Beni Comuni, 05 giugno 2013
L’ennesimo rischio si paventa per il territorio già
troppo martoriato dell’Agro Caleno. La notizia è certa: la Iavazzi Srl intende costruire sul
territorio del demanio di Calvi Risorta una centrale a Biomasse di enorme
portata. Ciò trova fondamento nell’acquisto dei terreni, nell’area
ex-Pozzi, da parte della società e nell’abbattimento, autorizzato, dei
fabbricati che si trovano in loco.
E’ chiaro
l’attacco che si vuole perpetrare a danno della salute e dell’incolumità delle
comunità locali. Infatti, la centrale non sarà altro che un inceneritore
mascherato, visto che la legge permette a questo tipo di impianti di
bruciare CDR, meglio conosciute come ecoballe. La
situazione è aggravata dai legami che la Iavazzi Srl ha con società addette allo smaltimento di rifiuti.
Tutto ciò a
pochi passi dalla centrale Turbogas di Sparanise e da quello che resta di
un’analoga centrale sita a Pignataro Maggiore e mai entrata in funzione, a
causa di infiltrazioni criminali. Inoltre, non c’è una reale necessità per la
costruzione di una nuova centrale, dato che la produzione energetica della
nostra provincia già soddisfa e supera il proprio fabbisogno energetico.
L’esperienza
degli ultimi anni insegna: questo impianto non garantirà né crescita, né
occupazione, ma sarà solo l’ennesima speculazione del territorio. Dobbiamo
opporci a questa nuova minaccia, avviando da subito una mobilitazione popolare,
che sappia coinvolgere tutte le frange della comunità.
La Rete Calena
Beni Comuni invita tutti a partecipare ad una prima ASSEMBLEA APERTA, che si
svolgerà LUNEDÌ 10 GIUGNO, ALLE 18.30, PRESSO LA VILLA COMUNALE DI CALVI
RISORTA.
Costruiamo
insieme il Comitato Popolare di opposizione alla Centrale a Biomasse dell’Agro
Caleno.