Tempo Rosso:
contro la centrale a biomasse di Calvi Risorta sarà rivolta
Comune
di Pignataro Maggiore, 02 giugno 2013
La notizia è ormai certa e fondata, nel comune di
Calvi Risorta, alcuni gruppi imprenditoriali hanno intenzione di costruire una
grossa centrale a biomasse, ma prima di intervenire sulla vicenda, come realtà
impegnata da oltre un decennio nelle lotte contro le nocività e a difesa dei
nostri territori, abbiamo atteso che le nubi sulla vicenda si diradassero e che
il quadro fosse più chiaro.
Diciamo subito che a questo tipo di istallazione siamo
nettamente contrari, a causa di una legislazione in materia a dir poco equivoca
che permette agli impianti a biomassa di trattare termicamente (bruciare) anche
rifiuti, in pratica degli inceneritori; notizia, ancor più allarmante se
consideriamo che il gruppo Iavazzi, che vorrebbe
costruire l’ecomostro, ha come business principale la raccolta e il trattamento
dei rifiuti. Insomma la vicenda puzza, come al solito, di monnezza.
Ma vogliamo essere chiari: non passeranno. Non
passeranno come non sono passati a Pignataro per ben 3 volte, a Carabbottoli e a Capua, faremo di tutto anche in questo
caso per impedire che un nuovo ecomostro sorga sulle nostre terre, a inquinare
l’aria che respiriamo, a devastare le nostre vite. Per questo motivo chiamiamo
tutte le comunità dell’agro caleno alla lotta. è necessario che come in passato,
si mobilitino tutti i paesi interessati dall’impianto, a cominciare da Calvi,
Pignataro e Sparanise per fermare prima possibile ogni tentativo di costruire
un inceneritore nella nostra zona. Ci perplime la
superficialità del sindaco di Calvi Risorta, Antonio Caparco, che a nostro
avviso, non ha ben capito in che pasticcio si sta infilando; certo non ci ha
sorpreso, d'altronde è l’unico tra i sindaci dell’agro caleno, che non ha
aderito alle proposte dei movimenti in materia di raccolta differenziata, è
l’unico che non si è mai espresso contro il gassificatore
di Capua Ed è l’unico che ha seguito passo passo, da
buon inserviente, la disastrosa campagna elettorale per le politiche del
rampollo di Zinzi, presidente della provincia di Caserta.
Da tali segnali già è chiaro che il sindaco di Calvi
Risorta non di certo è un alleato delle comunità dell’agro caleno, ma con
l’ultimo consiglio comunale, dove non ha saputo mascherare la sua internità ai progetti di costruzione dell’inceneritore, il
nostro caro sindaco Caparco si è “de facto” autoproclamato nemico delle
comunità dell’agro caleno e come tale riteniamo che vada trattato. Certo un po’
di intelligenza politica in più gli avrebbe suggerito posizioni ben più caute,
bastava leggere le biografie politiche dei Sindaci e simili che hanno cercato
di portare nocività e devastazione sui territori, bastava leggere le vicende
del sindaco Merola, di Magliocca, di Antropoli che
appena un anno fa sembrava invincibile ed oggi è solo e disperato, bastava
guardare all’accoglienza che i movimenti hanno riservato al giovane Zinzi in
campagna elettorale, cacciandolo da Sparanise e da Pignataro.
Forse il sindaco Caparco pensa di poter essere più
forte e determinato della forza e della determinazione delle comunità? O forse è
semplicemente vittima di giochi di potere dai quali non si può più sottrarre?
In ogni caso sono e restano problemi suoi e della sua maggioranza. Come
struttura presente sul territorio, come giovani dell’agro caleno, come
militanti delle lotte contro la devastazione, abbiamo già scelto, senza
esitazione, la parte della barricata dalla quale stare e di certo non è quella
di Caparco, Zinzi e Iavazzi. La nostra parte è quella
delle comunità dell’agro caleno, il nostro sangue è quello che ha sconfitto la
raffineria Q8, la piattaforma per rifiuti tossici, la discarica provinciale e
non ultima la centrale a biomasse di Pignataro, la nostra storia parla di
popolazioni in lotta e di determinazione! Questa volta non abbiamo programmi
diversi anzi, dai prossimi giorni cominceremo ad incontrarci nei paesi, nei
quartieri per costruire movimento e opposizione sociale, per far capire ancora
una volta a questi signori che speculano e si arricchiscono sulla nostra pelle
che chi semina morte, raccoglie rivolta!
I/Le militanti del Csoa
Tempo Rosso