Un nuovo ecomostro verrà piantato a Caserta: c'è il decreto per l'impianto biomasse

Interno18, 17 maggio 2013

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Il ministero dello sviluppo economico avrebbe fornito il via libero alla Iavazzi Ambienti per la realizzazione della centrale nel territorio di Sparanise

"Sono stato appena informato della decisione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di autorizzare la realizzazione di ben sei centrali a biomasse sul territorio campano, una delle quali dovrebbe ricadere sull'area compresa tra Calvi Risorta e Sparanise. Io non credo ci siano altri commenti da fare a questa assurda decisione: si tratta di una struttura che sorgerebbe a 600 metri dalla centrale Turbogas di Sparanise e a meno di un chilometro dalla centrale a biomasse di Pignataro Maggiore, mai entrata in funzione perché realizzata grazie a un sistema di corruzione e inadempienze tecniche che avrebbero addirittura messo a rischio l'incolumità dell'intera popolazione".

Sono le parole del sindaco di Pignataro Maggiore Raimondo Cuccaro in merito alla paventata realizzazione di un impianto a biomasse che dovrebbe essere affidato al gruppo casertano Iavazzi Ambiente che, nei giorni scorsi, ha ottenuto il via libera dal Ministero dello Sviluppo Economico che prevede, tra l'altro, un finanziamento da 10 milioni di euro.

"Leggo dalle notizie che stanno arrivando in queste ore che, a realizzare la struttura tra Sparanise e Calvi Risorta, dovrebbe essere la famiglia Iavazzi del gruppo Impresud - continua il sindaco - Mi chiedo a cosa serva una struttura del genere in un territorio come il nostro, ormai martoriato dal punto di vista ambientale e mai ristorato sotto l'aspetto occupazionale. Solo qualche giorno fa è stata fatta un'agghiacciante scoperta a pochi chilometri da qui, a Sessa Aurunca dove, sotto alcuni tratti dell'Appia, sarebbero state rinvenute discariche intombate contenenti amianto, mercurio, tungsteno e cadmio; tutte sostanze altamente cancerogene. Vorrei chiedere a chi gestisce questo territorio, già mortificato da ecomafie che vengono a scaricare rifiuti dal nord, quale sia il nostro futuro, se non un tunnel tra tumori e terre devastate sotto gli occhi di persone che non hanno mai trovato lavoro a causa di scellerate politiche territoriali. Chiedo espressamente al presidente della Regione Campania di ricevermi per avere chiarimenti su questo increscioso episodio e, al contempo, faccio appello al ministro Flavio Zanonato per avere un incontro a Roma. Mi appello alla sensibilità di Zanonato, in quanto ex sindaco di Padova che ben può capire quanto sia importante per noi primi cittadini la difesa del territorio e della salute dei nostri popoli. Stiamo studiando attentamente tutti i risvolti della questione e posso tranquillizzare la popolazione su questo dato: il Comune di Pignataro sarà sempre in prima linea contro la speculazione che uccide la salute con miraggi di posti che, ormai da 4 decenni, non arrivano".