IL CONSIGLIERE PEPE CONTRO LA PRO LOCO: SIAMO ALLE COMICHE FINALI!
PD Calvi Risorta, 16 aprile 2013
Il delegato
allo spettacolo Pepe si scaglia contro il manifesto - invito della pro loco
Cales, in modo piccato e risentito. Come si suol dire
“volano gli stracci”!
Cari cittadini,
l’allegra banda Caparco ne combina un’altra delle sue, dopo che assistiamo
ormai da quattro anni all’incompetenza, al dilettantismo, al menefreghismo,
alla nullità politico-amministrativa e progettuale di Caparco & soci, ci
mancava la polemica e le precisazioni fra il consigliere delegato allo
spettacolo Nicola Pepe ed il consiglio direttivo della pro loco Cales,
associazione che gode di un rapporto fiduciario con Caparco & soci (non lo
diciamo noi, è scritto negli atti ufficiali). Ricordiamo a chi l’avesse
dimenticato che nel suo direttivo sono presenti: il figlio di un assessore che
ricopre la carica di Presidente pro tempore e vari parenti di assessori. In questo
articolo ci interesseremo però solo della fortissima polemica innescata dal
consigliere Pepe che, forse, in uno scatto d’orgoglio (tardivo, secondo noi) ha
voluto mettere, come si suol dire, i puntini sulle i.
E’ di questi giorni l’affissione di un manifesto pubblico per le strade
cittadine a firma del direttivo della pro loco Cales, in cui si legge, che
unitamente all’amministrazione comunale, (sul manifesto vi era anche
lo stemma del Comune) in vista della pianificazione dell’evento Estate Calena 2013
si invitavano “tutti coloro che siano interessati, ad esporre la loro
idea, un loro personale progetto da realizzare in occasione della futura Estate
Calena”.
Annunciando in
tal senso una riunione pubblica della pro loco da tenersi giovedì 18 aprile
2013 alle ore 18 presso la Sala Consiliare della Casa Comunale. Per la verità
anche noi ci eravamo accorti di alcune “anomalie”, come per esempio la mancanza
di affidamento da parte della Giunta Comunale dell’Estate Calena 2013, così
come prevede la normativa vigente, a nessuna associazione e né tantomeno alla
pro loco Cales. Non abbiamo detto niente per vedere dove volevano arrivare. Ma
dopo il comunicato stampa del consigliere Pepe abbiamo ritenuto doveroso
intervenire sull’argomento. Il fulmine a ciel sereno è esploso fragorosamente
il 15 aprile u.s.. Il delegato allo spettacolo Nicola Pepe con un comunicato
prende le distanze e sconfessa clamorosamente il direttivo della pro loco Cales
ed il suo presidente pro tempore Gianleno De Vita.
Egli afferma testualmente che il manifesto fatto affiggere dai “della pro
loco”, è di carattere puramente personale! Dice, poi, che non era
nemmeno a conoscenza della stesura del manifesto! Inoltre redarguisce i
“ragazzi della pro loco” ricordando loro che sono solo una semplice
associazione che si occupa solo ed esclusivamente dello sviluppo
del territorio e della promozione del territorio, attraverso varie forme di
manifestazioni e fra le righe li richiama all’ordine, ricordando loro che, lui,
(sic) non ha adottato nessun provvedimento di affidamento dell’Estate Calena
2013, ne tantomeno vi è una delibera di Giunta in tal senso. Ricordiamo al
consigliere Pepe che, lui, non può autorizzare un bel niente, non
rientra nelle sue competenze, ma tant’è, con Caparco ognuno si sente
onnipotente ed al di sopra delle norme! Infine stronca senza mezzi termini la
riunione pubblica del 18 aprile, dichiarando che tutte le decisioni che
verranno adottate nella riunione sono da considerarsi nulle!
In conclusione,
poi, lancia un messaggio polemico e tagliente nei confronti di qualche suo
collega di maggioranza, che sia il sindaco? o qualche assessore? Non è dato
saperlo. Affermando a muso duro che, lui, mantiene la delega allo spettacolo
chiedendosi polemicamente che forse qualche suo collega sapeva del manifesto, ma
ha preferito tacere! Purtroppo, però, sembra che dopo questo suo sfogo,
forse, sia stato richiamato all’ordine. Ci è stato riferito che, a chi gli
chiedeva spiegazioni, lui rispondeva minimizzando l’accaduto, quasi scusandosi!
D’altronde non c’è da meravigliarsi visto che con Caparco sindaco la filosofia
è solo una: il capo non si discute mai, egli ha sempre ragione, decide sempre e
solo lui, guai a contraddirlo o protestare anche sommessamente.
Cittadini
caleni, questi sono i nostri amministratori di maggioranza, solo chiacchiere e
distintivi, sempre proni alla volontà del grande capo e fatto più grave,
dimostrano con i loro atteggiamenti che ognuno si muove autonomamente senza
nessuna collegialità, praticamente come si suol dire:
la mano destra non sa quello che fa la sinistra. Un’offesa all’intelligenza dei
cittadini caleni. Calvi non merita tutto ciò: mandiamoli a casa!