PISCINA COMUNALE DI CALVI RISORTA: CHE FANNO? VOGLIONO VENDERLA?

PD Calvi Risorta, 30 marzo 2013

Pisicina_comunale

Caparco & soci hanno adottato una delibera di giunta in cui paventano anche la possibilità di vendere la piscina comunale. Una vergogna!

Cari cittadini, ormai non ci meravigliamo più di niente ma pensiamo che si stia superando il segno, Caparco & soci hanno perso i buoi e cercano di raccattare le funi. Vi racconteremo che cosa hanno deliberato il 7 marzo 2013 a proposito dell’impianto natatorio di proprietà comunale che noi chiameremo per semplicità piscina comunale. Dovete sapere che l’articolo n° 13 del contratto n° 1 del repertorio in data 10 gennaio 2007, registrato a Caserta il 31 gennaio 2007 al n. 457 della serie 1, stabilisce che la durata della concessione del servizio di gestione dell’impianto natatorio di proprietà comunale in località Riello, viene fissato in anni sei a decorrere dalla sottoscrizione dello stesso e pertanto essa risulta scaduta in data 9 gennaio 2013.

Dopo questa doverosa informazione ogni comune mortale, come noi, avrebbe pensato: visto che la data di scadenza si sapeva da diversi anni, gli uffici preposti avrebbero predisposto gli atti per la gara del futuro affidamento, ma questo sarebbe successo in un Comune normale a Calvi no! La storia si ripete, scadono le concessioni e che si fa? Si approva la progettazione di servizi e forniture e concorsi di progettazione di servizi e forniture, così come stabilito dall’articolo 279 del D.P.R. n. 207/2010.

E’ stato fatto così per i depuratori comunali, con l’impianto delle luci votive al cimitero ed ora con la piscina comunale. Forse l'ufficio preposto è indaffarato in altre cose e non ha il tempo per espletare gare pubbliche? Poi, segnaliamo un fatto strano: la concessione della gestione dell’impianto natatorio è scaduta il 9 gennaio 2013 e solo dopo due mesi la Giunta Comunale adotta la delibera per la progettazione del servizio, pensiamo proprio che Caparco & soci dovrebbero almeno dare delle spiegazioni plausibili. State certi che non spiegheranno un bel niente, come hanno sempre fatto. Per completezza ricordiamo ai lettori che il responsabile del settore tecnico ing. Sergio Santillo (cugino del sindaco Caparco) ha predisposto la progettazione del servizio stabilendo, fra l’altro, la durata del servizio fissata in sei mesi decorrenti dalla scadenza del contratto e quindi fino al 9 luglio 2013 a fronte di un canone da versare al Comune presumibile in € 24. 120,00 complessivi.

Veniamo adesso al nostro grido d’allarme circa l’eventualità di vendita della Piscina comunale da parte di Caparco & soci. Come al solito non ce lo siamo inventato noi, ma la cosa è riportata nella deliberazione della Giunta Comunale n° 31 del 7 marzo 2013. Che fra gli altri punti recita: “ritenuta la necessità di predisporre gli atti necessari per l’affidamento del servizio di gestione dell’impianto natatorio di proprietà comunale per una durata di sei mesi… periodo temporale presumibilmente sufficiente a valutare la soluzione relativa alla destinazione dell’impianto più favorevole e vantaggiosa per l’Ente, in detta valutazione essa eventualmente compresa anche la possibilità di alienazione dell’impianto”. Ma cosa vogliono fare, vendere eventualmente i “gioielli” di famiglia? La cosa puzza! Vuoi vedere che fra non molto ci potremmo trovare fra capo e collo anche la eventuale vendita del palazzetto dello sport? Abbandonato inspiegabilmente da quattro anni e non dato in uso alla società locale di pallacanestro che ne ha fatto richiesta, costretta per questo a giocare all’aperto sul campo esterno della ex scuola media.

Cari cittadini, di una cosa però dovete stare certi: non ci lasceremo scippare gli impianti che tutta la Provincia ci invidia ed inoltre noi vigileremo sempre, segnalando eventuali anomalie o colpi di mano. Saremo gli occhi che tuteleranno tutti i caleni, non come le telecamere che a tutt’oggi non è dato sapere se possono essere utilizzate, dato che ancora non è stato approvato il regolamento del loro uso, altra grave colpa di Caparco & soci, veri inetti amministrativi e politici.

Diamo loro un consiglio: andate a casa sicuramente fareste più bella figura!