PAGAMENTO DELLE LUCI VOTIVE RELATIVE ALL’ANNO 2012: CIMITERO PRESO D’ASSALTO

 

Calvirisortanews, 15 marzo 2013

 

Calvi Risorta: Pagamento delle luci votive relative all’anno 2012: cimitero preso d’assalto

 

 

 

 

 

 

 

 

Doppie bollette per le luci votive al cimitero, un intera città disorientata: scoppia la protesta. La bestia nera questa volta non è la burocrazia, ma la disorganizzazione comunale nel passaggio di consegne tra la vecchia ditta e la nuova (che poi nuova non è perché già gestisce la pubblicazione illuminazione). Mentre il primo nome non fa notizia, la seconda è la vera notizia del mese. Si tratta infatti della GEA che Caparco, come dice la storia di questo paese, tentò in tutti i modi, apparentemente di mandar via. Diciamo apparentemente perché in realtà, come dimostra il nuovo appalto, era tutto un giro di parole con il quale conquistare voti alle scorse elezioni. E stiamo parlando di un incarico diretto e quindi, in un certo senso fiduciario.

 

Ecco come cambia la storia: la Gea prima odiata politicamente da Caparco e poi amata fino al punto di beccarsi due attività nello stesso comune. Deve trattarsi di una ditta veramente capace, altrimenti Caparco dovrebbe spiegarci cosa ci sfugge in questo racconto. Chissà cosa penseranno a questo punto gli elettori di Caparco con le doppie bolletta tra le mani: hanno sbagliato a dargli di nuovo fiducia? alle prossime urne che si terranno nel 2014 raccoglierà la fiducia degli stessi elettori? Una cosa è certa, Caparco dovrà dare molte spiegazioni politiche ai suoi lettori, come sembra. Quindi disorganizzazione più totale e il tutto senza alcun controllo. Ciò che lascia perplessi è che, nonostante le lamentele dei caleni, l’amministrazione Caparco non è intervenuta. Esordisce così il consigliere Nicola Cipro, recatosi tempestivamente sul posto per difendere i diritti dei cittadini. “Sono rammaricato soprattutto per il disagio causato agli anziani e alle fasce più deboli. Persone costrette a chiedere l’aiuto altrui per timore di incorrere in qualche sanzione. Situazioni del genere in passato non si sono mai verificate, il ricorso a ditte locali è garanzia di tutela dei diritti di tutti, anche dei defunti”.