SOLIDARIETA’ PER “CITTA’
DELLA SCIENZA”
Demetra TV, 08 marzo 2013
Luciana Antinolfi
Un incendio divampato lunedì notte ha completamente
distrutto il polo scientifico-museale partenopeo. Il progetto, nato da un'idea
di Vittorio Silvestrini, risale agli anni Novanta.
L'inaugurazione del vero e proprio museo interattivo,
ampliato nel corso degli anni da successive realizzazioni, si ha nel 2001. In
poco tempo aveva guadagnato consensi e credibilità, non solo come luogo dove
apprendere praticamente le leggi della scienza, ma anche come centro congressi
e di alta formazione. Il tutto nell'incantevole scenario di Bagnoli, il
quartiere ex industriale che aveva visto in Città della scienza il primo
simbolo concreto di un progetto di bonifica e di rinascita del quartiere. Nel 2005
veniva premiato come migliore museo scientifico europeo e nel 2010 l’Eurispes lo riconosceva come una delle cento eccellenze
italiane.
Con l'incendio tramonta quindi un sogno durato
vent'anni: Un gioiello culturale che contava una media di 350mila visitatori
l'anno, un luogo di incontro per insegnanti, studenti, famiglie, bambini, tanti
che amano l’avventura scientifica e hanno sete di conoscenza. Rammarico e
sgomento nell'apprendere che probabilmente si tratta di un rogo di matrice
criminale La Procura della Repubblica, infatti, ha aperto un'inchiesta e sta
indagando sulle cause dell'incendio e individuare i possibili responsabili. Ci
troviamo di fronte all'ennesimo episodio di criminalità organizzata su cui
bisogna riflettere e fare chiarezza: la barbarie dell'ignoranza che distrugge
il progresso per tenere le persone lontane dalla conoscenza!
L'Associazione Demetra esprime solidarietà ai 160
dipendenti angosciati per il loro futuro occupazionale. Comprensibile la loro
disperazione a fronte del periodo di crisi che il nostro Paese sta vivendo,
caratterizzato da dilagante disoccupazione e da incertezza economica. Si
esprime altresì indignazione nei confronti dei fautori di uno scempio
inspiegabile. La cultura rappresenta uno dei più potenti veicoli del progresso,
scuote le coscienze, combatte l'immobilismo. La cultura è crescita:
individuale, economica