TESCHIO DI EPOCA
PALEO-CRISTIANA RINVENUTO DAI CARABINIERI IN LOCALITA’ “SAN CASTO”
Daniele Palazzo, 19 febbraio 2013
Ennesimo caso di scavo archeologico clandestino nell’ambito di competenza dell’Ufficio
Archeologico di Calvi Risorta, che, un patrimonio di vestigia e reperti più che
invidiabile, è spesso preso di mira da tombaroli e trafficanti di antichità
senza scrupoli. A scoprirlo, nel corso di un’articolata e ben mirata azione di
controllo e sicurezza della zona di loro pertinenza, i Carabinieri della
Stazione del grosso ed importante centro dell’Agro Caleno.
Nel pomeriggio di ieri, i militari comandati dal Maresciallo Petrosino,
portatisi in località San Casto, hanno rinvenuto i resti di una tomba di epoca
paleocristiana, scavata di recente. Nei pressi dell’antica sepoltura, un
teschio, che i tutori dell’ordine intervenuti hanno recuperato e portato in
caserma, avvertendo del rinvenimento il Dirigente del Ufficio Archeologico caleno,
dottor Antonio Salerno, che si è immediatamente recato sul luogo del
ritrovamento con al seguito l’Assistente Tecnico-Scientifico per gli Scavi
Archeologici, Vincenzo Picone.
Scopo principale quello di accertare se il teschio in questione fosse
dell’epoca della sepoltura profanata da purtroppo ancora ignoti malviventi o
più recente. A fugare ogni dubbio il Dottor Salerno, che ha stabilito senza
ombra di dubbio, che si tratta di un teschio risalente alla stessa epoca della
tomba in parola. Espletate le formalità di rito e congedati i due funzionari
intervenuti, i Carabinieri di Calvi Risorta sono tornati al loro lavoro.
L’obiettivo precipuo rimane quello di darci maggiormente dentro per
rintuzzare a dovere il triste fenomeno dei tombaroli, che, per pochi spiccioli,
arrecano ingenti danni al nostro patrimonio artistico ed archeologico,
alimentando un mercato clandestino che, grazie ad un indotto malavitoso di
notevole portata, spesso alletta anche i ‘palati’ di più di un esponente della
malavita organizzata.