MARROCCO INTERVIENE IN RISPOSTA ALL’AVVISO RIGUARDANTE L’INCOSTITUZIONALITÀ DELL’IMU

 

Calvirisortanews, 04 febbraio 2013

 

Calvi Risorta: Marrocco interviene in risposta all’avviso riguardante l’incostituzionalità dell’IMU

 

 

 

 

 

 

Il Consigliere Giovanni Marrocco interviene in risposta all’avviso affisso dall’Amministrazione comunale riguardante l’incostituzionalità o meno dell’IMU: “Il Comune lamenta la scarsa disponibilità di fondi” afferma il Dott. Marrocco “e poi sperpera danaro pubblico tappezzando il paese con appello alla cittadinanza a dichiarare inammissibile la proposta di un “Consigliere” circa il rimborso dell’IMU e mantenere così le distanze dai cittadini che esasperati chiedono solamente di essere il più possibile tutelati. E se esiste una benchè minima possibilità di risarcimento perchè togliere loro tale opportunità? Della legittimità o meno dell’Imposta Municipale Unica niente è ancora accertato, nulla toglie però che la Commissione Europea si è espressa a riguardo asserendo che l’IMU deve essere modificata “per renderla più equa e per conferirle un effetto redistributivo”.

 

L’IMU rimane un’imposta che viola i principi di equità sociale, colpisce allo stesso modo sia le famiglie più agiate che quelle maggiormente in difficoltà, e la sua incostituzionalità risiede nel meccanismo applicativo con cui è stata imposta dal Decreto Legge n.201/2011, violando il principio di uguaglianza (art.3), la tutela del risparmio (art.47) e la capacità contributiva (art.53). Per i cittadini è un diritto presentare istanza di rimborso e per il Comune un dovere accoglierla. Anzi un’Amministrazione che opera per il bene del paese dovrebbe sollecitare i contribuenti ad inoltrare la pratica offrendo loro l’opportunità del rimborso, seppure aleatorio, ma che potrebbe diventare certezza. I modelli per la richiesta di rimborso, che il Comune dice di non avere a disposizione, possono essere scaricati per loro conto dal sito www.contribuenti.it.

 

E’ così oneroso offrire questo servizio? All’Amministrazione comunque resta la facoltà di non rispondere e il contribuente di conseguenza, trascorsi 90 giorni, può inoltrare l’istanza alla Commissione Tributaria Provinciale. Successivamente basta che una sola delle Sezioni della Commissione Tributaria rimetta gli atti alla Corte Costituzionale, quest’ultima sarebbe obbligata a pronunciarsi sulla questione. E se si dovesse definire l’IMU incostituzionale, anche solo in parte, ne beneficerebbero tutti i cittadini. Ma a quanto pare questo all’Amministrazione sembra non interessare! E giustifica la realtà dei fatti: il Comune non solo non ha alleggerito il carico fiscale applicando l’aliquota massima consentita, ma vuole togliere la possibilità alle famiglie di “riavere” parte di ciò che gli è stato tolto”.

 

Continua Marrocco : “Al di là di come andranno le cose è una questione di cui si parla già da diversi giorni, perchè non documentarsi invece di negare l’evidenza? Mi complimento comunque con il Comune così solerte nell’avvisare la cittadinanza dell’assoluta inesistenza di modelli di rimborso, eppure la stessa tempestività non è stata usata con il problema riguardante la scarsità di acqua che da alcuni giorni sta esasperando diverse famiglie. Perchè l’Amministrazione, anche in questo caso, non ha provveduto a fare dei volantini o dei manifesti per tranquillizzare i cittadini, spiegando le cause e i provvedimenti adottati? Se si è coerenti lo si deve essere fino in fondo, su tutto”.

 

Si allega fax simile del modello per l’istanza di rimborso che deve essere corredato della ricevuta di versamento.


MITTENTE:
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_________________________________
_________________________________
A: COMUNE DI _________________
UFFICIO TRIBUTI
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RACCOMANDATA A/R
A: GARANTE DEL CONTRIBUENTE
REGIONE __________________
____________________________
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TRASMESSA VIA FAX _____________________
OGGETTO: Richiesta RIMBORSO I. M. U. anno 2012
Il sottoscritto/Ditta_______________________________________________________________
nato a ______________________________________________ il _________________________
residente/sede a ___________________Via _____________________________ n.___________
C.F./ P.Iva :__________________________________ Tel n._____________________________
e per esso/ legale rappresentante: __________________________________________________
Codice Fiscale______________________________nato a _______________________il _______

e residente a_________________Via _____________________________________ n. _____

Tel____________________ indirizzo e-mail____________________________________


CHIEDE


in considerazione della incostituzionalità dell’IMU, per violazione degli articoli 3, 47 e 53 della Costituzione, il rimborso delle seguenti somme pagate a titolo di IMU: Anno 20…/20 …., anno 20… /20…. , anno 20…/20… ; Le ragioni della incostituzionalità si possono sintetizzare come segue. L’IMU è una imposta incostituzionale per effetto del meccanismo applicativo con cui è stata congegnata ed imposta dal Decreto Legge n.201/2011. In particolare, i vizi costituzionali dell’IMU hanno origine e derivazione dalla scelta di sviluppo della sua base imponibile, identificata in valori immobiliari che sono stati rivalutati di colpo e di imperio, in forma lineare, senza alcun collegamento con i valori economici reali sottostanti ed in più senza flessibilità nella previsione di criteri correttivi successivi. Criteri di flessibilità che sono invece assolutamente necessari, dato che l’IMU è una imposta patrimoniale permanente. E’ così che, nella meccanica dell’IMU, l’errore iniziale di elevazione verticale della base imponibile si moltiplica e si amplifica irrazionalmente con il progredire della crisi. I valori immobiliari possono scendere o precipitare (ed in realtà stanno davvero scendendo o precipitando), ma il debito di imposta resta sempre uguale.
Con effetti perversi di dissociazione dell’IMU dai principi costituzionali di capacità contributiva e di eguaglianza tra i cittadini. In specie, a parità di presupposto di imposta – ad esempio uno stesso tipo di casa – ci sarà chi la può conservare perché ha altri redditi sufficienti per pagare l’IMU. Ci sarà invece chi è costretto a venderla – la sua casa – perché non ha altri redditi con cui pagare l’IMU. E’ questo un assurdo ulteriormente incostituzionale perché da una parte la Costituzione favorisce l’accesso alla “proprietà dell’abitazione” e “tutela il risparmio”, dall’altra parte l’IMU va in direzione radicalmente opposta: non favorisce l’accesso ma il decesso della proprietà dell’abitazione, non tutela ma attenta alla base stessa del risparmio.

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