Calvi Risorta: Devastati 46 presepi in mostra nella sala parrocchiale a
Zuni
Caserta24ore, 13 gennaio
2013
Paolo Mesolella
Il parroco Padre Amedeo,
dall’altare perdona i teppisti. “Hanno completamente distrutto i quarantasei presepi
realizzati dai Bambini e dai docenti delle Scuole Medie, e posti in mostra dal
giorno della vigilia di Natale, presso il salone parrocchiale nella frazione di
Zuni. E questo proprio sabato notte, quando
l’indomani, domenica, si sarebbero dovuti premiare i più belli con un’apposita
manifestazione. E’ stato un atto di cattiveria.
Vorrei mandare un
messaggio agli autori, o all’autore dell’atto vandalico: “Non hanno fatto una
cosa bella, perché ci hanno lasciato una grande amarezza nel cuore. Il Santo Padre
nei giorni scorsi ha detto a tre nuovi Vescovi: “Vi mando come pecorelle in
mezzo ai lupi”. Ci auguriamo che non ci sia un lupo anche a Zuni”.
Con queste parole Padre
Amedeo, padre superiore passionista del Convento caleno e parroco della
parrocchia di “San Nicola” a Zuni, ha comunicato ai fedeli presenti in chiesa
per la messa domenicale, l’insano gesto, compiuto probabilmente da qualche
parrocchiano, di distruggere senza alcun motivo ben 46 presepi realizzati dai
bambini della scuola media calena ed esposti durante i giorni delle festività
natalizie nell’ampio salone parrocchiale.
Presepi che erano davvero
interessanti, perché geniali, semplici e realizzati con una varietà
straordinaria di tecniche e materiali che veramente lasciavano stupiti i dubbiosi
visitatori; sarà stata l’invidia o la cattiveria, certo è che a Calvi Risorta
non si era mai registrato un gesto simile, anche se non è la prima volta che
nella povera parrocchia di Zuni avvengono episodi vandalici.
Il 18 febbraio scorso,
infatti, qualcuno ha anche profanato il tabernacolo posto sull’altare del SS.
Sacramento, al termine della navata destra della bella chiesa baronale. La
chiesa, costruita nel 1623, presenta una struttura a tre navate con volta
incantucciata. Al suo interno si conservano ancora interessanti lapidi marmoree
con iscrizioni, il pregiato altare del SS. Sacramento, un bel dipinto del 700
raffigurante i santi Nicola e Casto e numerose sepolture nelle cavità ipogee,
tra le quali quelle del Barone Luigi Zona e del fratello Muzio, protomedico
alla corte di Carlo V di Borbone a Madrid.
“Probabilmente, spiegò
Padre Amedeo, pensavano che anche nel tabernacolo ci fossero soldi o oggetti di
valore da rivendere al mercato
nero. Ma non era così”. Padre Amedeo De Francesco, superiore passionista del
convento caleno e parroco della chiesa monumentale di San Nicola a Zuni, è
mortificato e sconvolto per l’accaduto, ma sull’altare, durante l’omelia di
oggi, ha invitato i fedeli a perdonare.
“Che il Signore benedica
tutti, – ha detto – anche quelli che hanno distrutto il suo presepe”. A Calvi
Risorta, infatti, dove ritornare la calma, la serenità e l’amore per il vero
Natale quello che rispetta Gesù Bambino.
Alcuni
dei presepi distrutti