E’ braccio di ferro tra il Comune di Calvi Risorta e la CSC sulla
vicenda chiostro
Gazzetta di Caserta, 14
dicembre 2012
Il Comune di Calvi Risorta
ordina l’abbattimento del chiosco-bar ritenuto abusivo e costruito da un’associazione
sportiva su un fondo dei Padri Passionisti; ma dopo un confronto legale durato
quindici anni, l’atto di demolizione viene giudicato illegittimo, anche perché la
Cales Sporting Club,
rappresentata dal Presidente Massimo Zona e il mister Mario Cipro (questo è il
nome del sodalizio che ha avuto la meglio sul Comune), aveva chiesto la
sanatoria.
Le conseguenze? Una
favolosa richiesta di risarcimento danni. E’ stata la recente sentenza del
Consiglio di Stato, riconoscendo la validità di un precedente pronunciamento
del TAR Campania, ad aprire le porte a una richiesta di risarcimento, pari a
oltre 200mila euro. Chiaro è che allentare in tal modo i cordoni della borsa,
potrebbe significare la rovina per l’Ente caleno che però, ritenendo forse che
non tutto sia perduto, è già corso ai ripari.
Sempre per vie legali, ma
stavolta con una delibera di costituzione in giudizio contro il risarcimento di
cui si chiede sia accertata la liceità, ecco che il già incredibilmente
usurante braccio di ferro, tra il Comune e la CSC, continua. Anzi, potrebbe
stabilire un record locale.