IL REGALO NATALIZIO DI CAPARCO & CO.

Rinascita Calena, 27 novembre 2012

Manifesto pubblico

Il Comune di Calvi Risorta, chiamato a deliberare sulle aliquote delle imposte comunali, ha operato un aumento della pressione fiscale, portandola ai massimi consentiti per l’IMU e per l’addizionale IRPEF. Aliquote fissate al tetto più alto che la legge consente.
La deliberazione approvata è preoccupante, spieghiamo il perché.

I Comuni possono aumentare o diminuire di tre punti (tra 4,6 e 10,6 per mille) l’aliquota ordinaria, che di base è pari al 7,6 per mille.
L’Amministrazione comunale cosa fa? L’aumenta al massimo consentito. Ovviamente! Tranne le abitazione principali (per le quali come è noto è prevista per legge un’aliquota ridotta), tutto il resto costerà molto di più a tutti i caleni.

Tutto ciò che significa? Quale effetto ci sarà per le tasche dei cittadini?

Un sacrificio da parte di tutti, ed in particolare di chi ha di più, “poteva anche starci.” Ma un sacrificio contenuto, sostenibile… Non un’autentica mazzata tra capo e collo! Anche perché questo sacrificio si aggiunge ai tanti altri che il periodo congiunturale impone a tutti i cittadini.

Tanto per capirci: i possessori di una “seconda” casa pagheranno circa il 40% in più di IMU! Per esempio, se prima una famiglia calena per la sua seconda casa, di medie dimensioni, pagava 800 Euro, ora ne pagherà più di 1.100! Un bel salasso. Sono 300 euro netti!!! Se poi c’è anche un orticello o una tettoia, come spesso accade in una piccola realtà come la nostra, meglio non parlarne proprio, perché il sacrificio diventa di quelli pesanti, ma pesanti davvero!

A fronte di una decisone così drastica, ci aspettavamo una proposta organica per l’utilizzo delle somme introitate. In Consiglio Comunale, abbiamo reiterato più volte la richiesta di chiarimenti, ma niente da fare, abbiamo ricevuto solo risposte vaghe, come se nessuno di loro ne avesse mai sentito parlare! Dunque, la domanda che ci poniamo è semplice:

DOVE ANDRANNO QUESTI SOLDI???

Qualcuno potrebbe attendersi degli investimenti, un forte sviluppo locale, magari creando anche dei nuovi posti di lavoro. Niente di tutto questo! Le salatissime tasse dei cittadini caleni andranno a riparare i buchi del bilancio comunale. Quello stesso bilancio che i nostri amministratori gestiscono da più di tre anni, non curandosi, per esempio, di alienare dei beni comunali improduttivi e di procedere speditamente alla vendita dei lotti in area P.I.P., che certamente contribuirebbero al risanamento dei bilanci e allo sviluppo economico. Questa Maggioranza manca di programmazione e organicità, pensa solo a sopravvivere, rimandando le scelte cruciali per la rinascita della nostra Cittadina.

Un’Amministrazione che vuole risanare i conti pubblici come primo atto ridurrebbe i costi della politica, tagliando le indennità della Giunta Comunale. Oggi la nostra è costosa ed onerosa. Ben sei Assessori, che con la loro assenza e disinteresse hanno permesso un enorme accentramento di poteri nelle mani del Primo Cittadino (lavori pubblici e politiche sociali su tutte). Non ce ne vogliano, ma sono soldi veramente risparmiabilissimi!

Noi avremmo fatto così. Oltre a provvedere ad un risanamento mirato. Avremmo destinato una parte di questi soldi per la crescita del Comune. Avremmo investito in un adeguamento delle strutture sportive, ad oggi ancora miseramente incomplete, per renderle disponibili ai cittadini, prima di tutto, e poi anche per farle “fruttare” qualcosa. Avremmo completato i lavori della polivalente, sede naturale per ospitare spettacoli, manifestazioni e convegni, dando a Calvi uno spazio vitale per la cultura e per l’associazionismo. E Invece, che peccato! Oggi quella struttura ospita solo i camion della spazzatura! E tante altre cose ci sarebbero ancora da fare.

La prima tra tutte, liberare Calvi da questa agonia, da questa Amministrazione stanca e incapace di risollevare le sorti del Paese.

Fate un gesto di responsabilità, di amore per il paese: DIMETTETEVI!!!