Comprata una bici, monta in sella e cade a causa di un pedale montato male: Risarcito

Caleno24ore, 03 novembre 2012

 

Antonella Giannattasio

 

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I fatti avvennero nel 2006. Un tredicenne in compagnia del padre acquistò una bici presso il negozio di Giuseppe Sellitto. Appena questi la montò, il bambino nel provarla cadde rovinosamente poichè il pedale uscì dalla sua naturale allocazione. Ora c’è anche il procedimento civile per il rivenditore… per un pedale avvitato male avrebbe rischiato la vita.

 

Vince la causa contro un rivenditore di biciclette la famiglia di un ragazzino finito in ospedale con un trauma cranico dopo una caduta dalla due ruote. Ieri, dinanzi al giudice di pace di Pignataro Maggiore, si è concluso il procedimento a carico di Giuseppe Sellitto, titolare di due negozi di bici a Pignataro Maggiore e Calvi Risorta.

 

Il 2 ottobre del 2006, un tredicenne si recò insieme al padre dal rivenditore per acquistare una bicicletta. All’uscita dall’esercizio commerciale, il ragazzino, montato in sella, perse improvvisamente il controllo del mezzo finendo rovinosamente per terra. A causare la caduta, il pedale svitatosi dal suo alloggiamento. Il 13enne venne soccorso dal 118 e trasferito in ospedale dove gli venne diagnosticato un grave trauma cranico.

 

Per fortuna, a distanza di qualche settimana, le sue condizioni migliorarono e l’adolescente tornò a casa. I suoi genitori hanno deciso, quindi, di intentare causa contro il rivenditore ritenendo fosse sua la responsabilità di quell’incidente per non aver montato bene la bicicletta.

 

Ieri la sentenza. Il giudice ha condannato Sellitto per lesioni colpose ad un’ammenda di 600 euro, mentre l’eventuale risarcimento danni dovrà essere stabilito in altra sede. I familiari dell’allora 13enne sono stati rappresentati dall’avvocato Luigi Iannettone.