NUOVO APPUNTAMENTO ALLA SCOPERTA DELLE MEMORIE DEL TERRITORIO DI
CALVI RISORTA
Gazzetta di Caserta, 22
ottobre 20121
Ancora un successo della
carovana dell'Archeoclub Cales:
un'intera mattinata dedicata alla visita della basilica paleocristiana di San
Casto Vecchio (del IV sec. d. C.) e alla cappella funeraria di San Simeone del
VI sec. d. C. sulla Via preromana detta Stellatina.
Alla basilica che ha ospitato le spoglie del Martire e primo vescovo di Calvi,
San Casto, e all'edicola funeraria che conserva ancora i colombai
dove venivano deposte le urne cinerarie pagane. Si é
ripetuto, quindi, il successo di domenica scorsa.
Anche ieri, infatti, sono stati
numerosi i visitatori che hanno risposto all‘appello dell'Archeoclub
Cales. Prima tappa: il basilica, poi la carovana
dell'Archeoclub, guidata dal presidente prof. Paolo
Mesolella e dal dott. Erminio Zona, si é recata a
vedere la vecchia chiesa di san Simeone. Alla visita hanno partecipato anche l'Archeoclub di Falciano del Massico con il suo presidente l’archeologo
Ugo Zannini ed una rappresentanza dell'Archeoclub di
Capua. Particolarmente interessanti le visite alle antiche chiese paleocristiane
calene. La basilica di San Casto Vecchio sorge nell'area della palestra romana.
Nel tardo impero il recinto divenne area di sepoltura e verso la fine del IV
sec., ospitò l'antica cattedrale.
In questo tempio si
trovava una “sedia vescovile” con immagini scolpite e con l‘iscrizione di San
Casto vescovo e martire. Nell'anno 1685 la basilica venne abbandonata e i
coloni dei campi vicini saccheggiarono il materiale del tempio per costruire le
loro masserie. Nel 1960, durante i lavori per l’attraversamento dell'autostrada
del sole, il monumento é stato in parte coperto da un
ponte gigantesco. Johannowskj nella sua relazione
sugli scavi, rileva che “nell’abside, sotto il pavimento, vi erano quattro
sarcofagi con copertura a due spioventi, di cui uno figurato in marmo bluastro,
forse microasiatico con le ossa di un vescovo (san Casto?), databile fra il 26O
ed il 280 d.C.".
Molto interessante anche
la visita all‘antica cappella cimiteriale cli San Simeone dove le piogge,
immettendovi fango, hanno rialzato il pavimento tanto che un uomo a stento può
starvi in piedi. Vi si scorge ancora l’immagine di Santa Lucia. Prima di
diventare chiesa cristiana era una edicola cimiteriale pagana. E vi appaiono
ancora evidenti le colombaie per la deposizione delle urne contenenti le ceneri
dei corpi cremati. Dalle monete dissepolte nei pressi la si può datare all'età
imperiale; mentre la trasformazione in chiesa pagana con la realizzazione degli
affreschi risale al VI sec. Un interessante pellegrinaggio, quindi, che ha condotto
i visitatori agli albori della chiesa apostolica calena.