Calvi
Risorta: L’Antica Cales "va": ma le Pro Loco
si pestano i piedi...
Gazzetta di Caserta, 26 settembre 2012
Luciana Antinolfi
Dopo anni di abbandono o di
interventi saltuari, l’Antica Cales ha risvegliato le coscienze dei caleni e
pone le basi per ritornare al suo antico splendore. E'
lodevole l’intervento delle associazioni Demetraviva,
ArcheoCales e Pro Loco Cales Novi che, con la fattiva
collaborazione del soprintendente Antonio Salerno, hanno
“riscoperto" il Teatro Romano Cales e a spese proprie, con l'aiuto di
volontari, anno provveduto al diserbo e al ripristino
del noto sito archeologico.
L’8 e il 9 settembre scorso il teatro è
stato meta di molti visitatori che ne hanno apprezzato la bellezza e si sono
complimentati con gli addetti ai lavori. Altre iniziative, come il concorso
fotografico, che vede il monumento inserito nei circuiti culturali e turistici
nazionali ed internazionali di "Mille e una ....
Archeologia" e “Wiki Loves
Monuments” e il progetto "Caccia ai Tesori di
Terra di Lavoro", indetto dalla Camera di Commercio di Caserta, sono
previste per i prossimi giorni. Medesime iniziative, ma con un campo di azione più ampio, sono state programmate dall'Archeoclub
Cales che dalle due Pro Loco di Calvi. Mete dei visitatori saranno infatti l'Anfiteatro romano, le grotte affrescate dei Santi
e delle Formelle, le antiche chiese di San Simeone e di San Casto, gli eremi di
San Salvatore e Fratejanne,
Fin qui niente da eccepire, anzi è
da apprezzare l’impegno e la caparbietà a portare avanti delle iniziative che
spesso incontrano ostacoli nelle amministrazioni. Il rammarico è che Calvi
continua ad essere divisa in due: due Pro Loco, due associazioni “archeologiche"
che tutto sommato si prefiggono gli stessi obiettivi.
Allora perchè non lasciare da parte le velleità personali e condividere progetti
comuni? In fondo scopo primario delle associazioni, come ribadisce
sempre Giovanni Marrocco, presidente di Demetraviva, è
quello di valorizzare il patrimonio culturale “caleno", renderlo vivibile
e usufruibile. Incentivare il turismo significa
contribuire alla rinascita di Calvi
soprattutto sul piano lavorativo ed economico.
La divisione, che da un ventennio ha
incancrenito questo paese, nonostante la presenza di validi elementi,
non è crescita sociale, ma è sinonimo di individualismo ed egoismo, quindi ci
si auspica, per il bene del paese e dei caleni, una proficua collaborazione e
il coinvolgimento di tutte le forze presenti sul territorio verso mete
condivisibili e concrete: operate esclusivamente nell’interesse dei cittadini.