Luciana Antinolfi, 01 settembre
2012
Estate calda su tutti i fronti. Dal punto di vista meteo
con Caronte, Minosse,
Ulisse, il Drago Africano e, ultimo, Lucifero, le colonnine
di mercurio fanno registrare un caldo da record, in particolar modo al
centro sud. Ma
è un'estate infuocata anche sul fronte politico.
Continuano le polemiche sul parco caleno, su festini e
spaghettate private e sui rischi della mancata messa in sicurezza degli
impianti. Per onor di cronaca è stato segnalato che l’impianto di illuminazione pubblica del Parco Caleno sembra sia
sprovvisto di messa a terra. Infatti tutti i pali
dell’illuminazione sono privi del cavo
di rame che li dovrebbe collegare alla
cosiddetta puntazza conficcata nel terreno per
metterli in sicurezza. Fatto molto grave che potrebbe creare
pericolo per l’incolumità delle persone che ogni giorno frequentano il parco.
E' polemica sull'estate calena, le manifestazioni estive
curate dalla "pro-loco comunale", che si tengono annualmente presso
il rione San Nicola e si protraggono oltre "l'orario consentito"
senza rispetto alcuno della famosa ordinanza (num.11
del 1 marzo) che "dovrebbe garantire, ironicamente, il riposo notturno
solo nei pressi di alcuni locali commerciali", e
ne fa da padrona l'ignoranza di qualcuno che crede che la vacanza estiva è solo
quella che si effettua al mare o in montagna. Ma estate significa anche dare il via libera alla cultura, in tutte le sue forme...
E' polemica sul continuo rinvio dei lavori e sull'uso
improprio della polivalente. Sulla ristrutturazione fantasma della palestra
"Don Milani". Ma la polemica più recente e che più
di tutte ha suscitato amarezza e sconcerto, riguarda la negata autorizzazione
alla Pro-loco "popolare", Cales Novi, per
lo svolgimento della manifestazione LiberArte in
villa giunta ormai alla settima edizione, evento tanto atteso che, come di consueto,
faceva da chiusura all'estate calena.
La motivazione è il danno che si arreca alla villa comunale non solo perchè si calpesta e si distrugge il verde, ma perchè lo scorso anno, secondo l'amministrazione, durante la manifestazione furono rotti un congruo numero di irrigatori. La realtà è che, allo stato attuale, a Calvi Risorta, purtroppo, invece di incentivare eventi e manifestazioni culturali che contribuiscono alla crescita del paese sotto tutti gli aspetti, dando spazio a tutti senza discriminazione di sorte, si cerca di boicottarne l'espletamento e rimanere nella chiusura più totale.