ALLA FACCIA DELLA LEGALITÀ: NEL PARCO CALENO SI TENGONO FESTINI PRIVATI E SPAGHETTATE E NESSUNO INTERVIENE

 

Calvirisortanews, 25 agosto 2012 

 

Calvi Risorta: Alla faccia della legalità, Il parco caleno si tengono festini privati  e spaghettate e nessuno interviene

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Parco Caleno” simbolo della legalità perché sorto su terreno confiscato alla criminalità organizzata. In bella mostra adiacente al complesso in legno vi è una bombola di 15 kg con tanto di bruciatore di quelli grandi che comunemente vengono usati per la bollitura dei pomodori, esposta al sole cocente di quest’estate bollente, senza protezione, senza nessuna norma di sicurezza, alla mercè di chiunque, bambini, ragazzi, buon intenzionati e male intenzionati.

 

Ma secondo noi il problema, anche se grave, non è questo, chiediamo: che ci fa una bombola con bruciatore, lasciati incustoditi, in un parco pubblico? Peraltro dotato di un custode e di entrate chiuse con lucchetti? A che cosa servono o sono serviti? Chi ha autorizzato la loro introduzione nel Parco Caleno? Perché sicuramente Caparco & soci sono a conoscenza della cosa!

 

A questo punto proviamo noi a dare delle risposte. Forse servono o sono serviti a bollire i pomodori per poi fare la salsa? Pensiamo proprio di no! Forse la sera fa freddo e qualcuno li usa per riscaldarsi? Pensiamo proprio di no! La risposta però noi l’abbiamo e ve la sveleremo. Una sera di quest’estate molti cittadini hanno notato il nostro sindaco Caparco con alcuni membri della sua giunta, con il vice sindaco De Biasio, l’assessore Martino, l’assessore Capuano e ci scusiamo (sic) con gli altri se non li citiamo, essere in attesa di pasteggiare proprio sotto la tettoia in legno del parco. Il Cuoco, ci è stato riferito, che era una persona noto alle cronache locali, per altri fatti simili. Insomma il vero factotum di Caparco, che era alle prese proprio con pentole, bombola e bruciatore, dopo la dolce attesa del rancio i nostri eroi hanno deliziato il proprio palato con un buon piatto di pasta (sorvoliamo sul tipo di pasta).

 

Che Caparco & soci pasteggino o festeggino a noi non ce ne frega più di tanto, ma ricordiamo loro che il Parco Caleno non è una loro proprietà privata, non è la loro dependance, ma un parco pubblico frequentato da tante persone che meritano rispetto, quelle stesse persone a cui vengono imposti divieti e poi devono assistere a scene che calpestano le più elementari norme del vivere civile.

 

Calvi è stufa di questi atteggiamenti arroganti e spocchiosi, della serie: fai quello che dico ma non fare quello che faccio. Caparco & soci pensino a tenere il Parco Caleno in condizioni decenti, lo stesso, come documentano le foto allegate, è invaso da erbacce e già si registrano i primi danni, come la caduta di parte dei muri dei campi di bocce o dello steccato che delimita la strada lungo il suo accesso. Inoltre facciano scomparire quella bombola e quel bruciatore in bella vista, vero pugno allo stomaco e fonte di pericolo per i visitatori.

 

Facciamo un appello al Comando della Polizia Locale, al Commissario dott. Fabio Remino che pur con la carenza di organico è sempre così solerte nel raccogliere le istanze dei cittadini caleni, affinchè venga ripristinata la civile convivenza in un luogo simbolo della legalità voluto fortemente e caparbiamente e realizzato dall’amministrazione di Giacomo Zacchia, questo gli attuali amministratori non lo dimentichino mai!