PARCO
CALENO: LE SORPRESE NON FINISCONO MAI!!!
PD Calvi Risorta, 24 agosto 2012
Il parco caleno, come un pozzo senza fondo, ogni giorno vi
è qualche novità… rigorosamente in negativo.
Cari Cittadini, dopo la breve pausa estiva riprendiamo i nostri articoli, vi anticipiamo che sarà un
autunno molto caldo che noi seguiremo con molta attenzione e puntualità.
Iniziamo con l’interessarci, nostro malgrado, ancora una volta del Parco Caleno
perché continuano a succedere cose che definire strane è un eufemismo. Da un
lato si applicano divieti e restrizioni per i ragazzi, i quali non possono
entrare con le bici, non possono giocare a pallone ed
anche per i possessori di cani che anche se portano a guinzaglio i loro
animali non possono entrare nel parco, tutto documentato dalla foto
allegata. Per carità vi è un Regio Decreto (sic) che lo impone e noi non
discutiamo la sua applicazione, ma ci saremmo aspettati
che così come si applicano le leggi per la civile convivenza e la
legalità di conseguenza il Comune che gestisce lo spazio si sarebbe
comportato allo stesso modo con tutto e tutti.
Delle sorprese precedenti già ne abbiamo
parlato diffusamente e non torneremo sull’argomento, saremo però lieti a chi ne
ha le competenze di sapere se l’impianto di illuminazione del parco è dotato di
messa a terra, le risposte estemporanee del “custode” lasciano il tempo che
trovano. Ora vi sveliamo l’ultima sorpresa, sempre documentata da foto che
alleghiamo, che abbiamo scoperto nel “ Parco Caleno” simbolo della legalità
perché sorto su terreno confiscato alla criminalità organizzata. In bella
mostra adiacente al complesso in legno vi è una
bombola di
Ma secondo noi il problema, anche se
grave, non è questo, chiediamo: che ci fa una bombola con bruciatore, lasciati
incustoditi, in un parco pubblico? Peraltro dotato di un custode e di entrate chiuse con lucchetti? A che cosa servono o
sono serviti? Chi ha autorizzato la loro introduzione nel Parco Caleno? Perché sicuramente Caparco & soci sono a conoscenza
della cosa!
A questo punto proviamo noi a dare delle risposte. Forse
servono o sono serviti a bollire i pomodori per poi fare la salsa? Pensiamo
proprio di no! Forse la sera fa freddo e qualcuno li usa per riscaldarsi ? Pensiamo proprio di no! La risposta però noi l’abbiamo e
ve la sveleremo. Una sera di quest’estate molti
cittadini hanno notato il nostro sindaco Caparco con alcuni membri della
sua giunta, sembra il vice sindaco De Biasio, l’assessore Martino, l’assessore
Capuano e ci scusiamo (sic) con gli altri se non li
citiamo, essere in attesa di pasteggiare proprio sotto la tettoia in legno del
parco. Il Cuoco ci è stato riferito che era proprio
quel “custode”, all’occorrenza “autista” della BMW 320 D, sembra sia
stato avvistato anche a Napoli, “LSU”, “manutentore”, “caporale di giornata”
insomma il vero factotum di Caparco, che era alle prese proprio con
pentole, bombola e bruciatore, dopo la dolce attesa del rancio i nostri eroi
hanno deliziato il proprio palato con un buon piatto di pasta (sorvoliamo sul
tipo di pasta).
Che Caparco & soci pasteggino
o festeggino a noi non ce ne frega più di tanto, ma
ricordiamo loro che il Parco Caleno non è una loro proprietà privata, non è la
loro dependance, ma un parco pubblico frequentato da tante persone che meritano
rispetto, quelle stesse persone a cui vengono imposti divieti e poi
devono assistere a scene che calpestano le più elementari norme del vivere
civile. Calvi è stufa di questi atteggiamenti arroganti e spocchiosi, della
serie: fai quello che dico ma non fare quello che
faccio.
Caparco & soci pensino a tenere il Parco Caleno
in condizioni decenti, lo stesso, come documentano le foto allegate, è invaso da erbacce e già si registrano i primi danni, come
la caduta di parte dei muri dei campi di bocce o dello steccato che delimita la
strada lungo il suo accesso. Inoltre facciano
scomparire quella bombola e quel bruciatore in bella vista, vero pugno allo
stomaco e fonte di pericolo per i visitatori. Facciamo un appello al Comando
della Polizia Locale, che pur con la carenza di
organico è sempre così solerte nel raccogliere le istanze dei cittadini caleni,
affinchè venga ripristinata la civile convivenza in un luogo simbolo
della legalità voluto fortemente e caparbiamente e realizzato
dall’amministrazione di Giacomo Zacchia, questo gli attuali amministratori non
lo dimentichino mai!