A CALVI RISORTA MASSIMA ALLERTA PER GLI INCENDI BOSCHIVI

 

Cronache di Caserta, 18 agosto 2012

 

(mb)

 

Allerta massima per il fenomeno degli incendi boschivi: il territorio caleno é sotto l’attento controllo del servizio antincendio regionale, perchè dai dati dell’apposito piano Aib 2012 risulta che Calvi è una delle zone che nel tempo è stata maggiormente interessata dal fenomeno.

 

Quattordici roghi di grosse dimensioni solo nel 2011: tanto è bastato per inserire il Comune di Calvi Risorta nella ‘top 20’ regionale dei luoghi a rischio. Dall’analisi dei dati della serie storica 2002-2011 emerge che come numero di incendi il 2011 si colloca fra le annualità peggiori superato solo dal 2007. Meno grave è però l’incidenza percentuale degli incendi nelle superfici boscate sul totale degli incendi registrati che risulta inferiore alla media calcolata per la stessa serie storica. La media, infatti, registra una incidenza del numero di incendi in area boscata sul numero totale di incendi pari al 36% mentre per il 2011 tale dato si attesta al 34% al quarto posto come il 2004 e il 2009. Analogo risultato emerge dall’analisi per le superfici.

 

Nella serie storica considerata la superficie media boscata sul totale delle superfici percorse da incendi é pari al 46%. Per il 2011 tale dato si attesta al 43% al sesto posto. Il dato positivo è quello riferito alla superficie media percorsa dal fuoco per evento, calcolata come rapporto fra la superficie complessiva percorsa dal fuoco e il numero totale degli eventi, che, nel 2011, è risultata pari ad 1,23 ettari; migliore performance della serie storica considerata.

 

E’ opportuno sottolineare che la campagna Aib 2011 è stata tristemente caratterizzata anche da numerosi incendi di rifiuti e discariche. In questo caso gli uffici forestali regionali hanno, nell’ambito delle proprie competenze, offerto la propria collaborazione ai Vigili del Fuoco. Molteplici sono i fattori che interagiscono e determinano l’elevato numero di incendi boschivi rilevati nelle statistiche nazionali per la Campania. La notevole urbanizzazione di quasi tutto il territorio regionale e il relativo carico antropico, amplificato durante la stagione estiva da considerevoli flussi turistici, richiede una particolare e continua condizione di allerta per la crescente pericolosità degli eventi in termini di tutela della popolazione ma anche delle strutture e delle infrastrutture presenti.

 

L’esposizione territoriale al fenomeno è inoltre da attribuire al continuo incremento dei terreni agricoli abbandonati e alla non perfetta manutenzione stradale che comporta la disponibilità di combustibile rapidamente infiammabile e pertanto facile innesco di incendi di ben maggiore importanza. Oltre al periodo estivo una discreta presenza di incendi si registra anche nel periodo tardo invernale (febbraio-marzo). Essa è legata al verificarsi di scarse precipitazioni e vento in presenza di accumulo nei terreni di residui vegetali, rami morti ed erba secca che risultano molto infiammabili in corrispondenza di periodi di siccità. La natura colposa di molti eventi è assolutamente rilevante e ciò è da attribuire a comportamenti non avveduti che coinvolgono anche l’attenzione posta dagli agricoltori nella bruciatura dei residui vegetali.