LUCE SI,
LUCE NO, IMPIANTO DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE DEL PARCO CALENO FUORI LEGGE?
Calvirisortanews, 08 agosto 2012
Ci siamo già occupati in passato del Parco Caleno, per
fatti meno gravi, adesso però stiamo parlando di sicurezza. Infatti, come
sembra, l’impianto di illuminazione pubblica del Parco
Caleno sembra sia sprovvisto di messa a terra, (vedi
foto).
Come sembra tutti i pali
dell’illuminazione nonostante abbiano la predisposizione per la messa a terra
sono sprovvisti del cavo di rame che li colleghi alla cosiddetta puntazza conficcata nel terreno per metterli in sicurezza.
Addirittura un nostro lettore ci ha segnalato che ha effettuato
un’ispezione visiva in un pozzetto di un palo dove sono allocati i cavi
dell’illuminazione e non ha trovato traccia né del cavo di rame né della puntazza, se ciò fosse vero questo sarebbe un fatto
gravissimo che potrebbe creare pericolo per l’incolumità di chi ogni giorno
frequenta quel parco.
Appresa la notizia siamo rimasti
esterrefatti pensando che forse i lavori non erano stati finiti e collaudati,
fatto non meno grave, ma purtroppo la realtà delle cose è ben diversa. Infatti in data 19 aprile 2012 è stato approvato lo stato
finale e certificata la regolare esecuzione dei lavori eseguiti.
Come al solito non c’è lo siamo
inventati noi, ma è tutto documentato da un atto ufficiale: la determinazione
dirigenziale del settore tecnico n° 206 R. G. del 19 aprile 2012 a firma
dell’ingegnere Santillo Sergio con oggetto: “LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL PRIMO
LOTTO DEL PARCO CALENO” su terreno confiscato alla camorra (ai sensi dell’art.
2 – ter Legge 575/65). Approvazione stato finale e
certificato di regolare esecuzione.
A questo punto chiediamo agli organi proposti al controllo
come la Polizia Municipale retta dal Comandante dott. Fabio Remino,
di intervenire e verificare la veridicità dei fatti, per l’incolumità di chi
ogni giorno frequenta quel parco. Insomma, se tutto questo corrispondesse a
verità, allora il parco andrebbe chiuso temporaneamente e messo in sicurezza
immediatamente. Speriamo che la nostra denuncia giornalistica faccia il suo
effetto, per il bene e la sicurezza dei frequentatori del Parco Caleno.