PD Calvi Risorta, 19 giugno 2012
Come avevamo previsto in un
nostro articolo del marzo 2011, l’ordinanza n° 11
dell’ 1 marzo 2011 sta provocando caos e malcontento fra la popolazione.
Cari cittadini, quello che avevamo previsto in un
nostro articolo del 14 marzo del 2011 dal titolo eloquente e premonitore “
Il coprifuoco… di Caparco”, si è puntualmente verificato in questo ultimo fine settimana. Prima di parlare di tale cosa
vogliamo ricordare per sommi capi l’ordinanza emessa dal sindaco Caparco l’ 1 marzo 2011 con oggetto “ Intervento di contrasto del
degrado urbano e del disturbo della quiete pubblica”, come si evince
dalla foto allegata la firma in calce all’ordinanza è
quella del sindaco Caparco e dell’assessore Capuano Agostino, quindi la stessa
non fu emanata dall’allora comandante della Polizia Locale, come sembra vada
dicendo in giro Caparco in questi caldi giorni. In quell’articolo
denunciammo come si era passati da un eccesso all’altro, fino a quel momento
l’amministrazione di Caparco & soci aveva tollerato e permesso tutto, con
tanto di autorizzazioni rilasciate dagli uffici
comunali preposti: chi non ricorda le strade, anche principali, bloccate per
poter permettere agli esercizi commerciali di organizzare feste e festicciole
dopo la vittoria elettorale di Caparco;
chi non ricorda il chiasso e il frastuono dopo la
mezzanotte; chi non ricorda le interminabili serate delle Estate Calene, con
conseguenti lamentele dei cittadini esasperati dalla musica ad alto volume
delle volte da sopportare anche dal pomeriggio. Caparco per due anni ha
fatto orecchie da mercante, ha fatto finta che tutto
andava bene forse per tenersi buoni quanti lo avevano appoggiato in campagna
elettorale. All’improvviso poi emesse l’ordinanza ribattezzata da noi “ il
coprifuoco di Caparco”, per non farla lunga andiamo
subito al nocciolo della questione : con quell’ordinanza
si imponeva agli esercizi commerciali di continuare eventualmente a suonare
dopo le ore 22 all’interno dei locali, tenendo presente che all’esterno non
doveva essere udito il benché minimo rumore, praticamente i locali caleni
dovevano insonorizzare i loro locali… praticamente nelle aree esterne era
vietato tenere intrattenimenti musicali di ogni genere, con la conseguenza che
i cittadini caleni per ascoltare della buona musica oppure rilassarsi con
un buon ballo dovevano spostarsi in altri Comuni. Per un anno non si è dato
seguito a questa ordinanza, forse perché in questo
modo non si è voluto danneggiare l’Estate Calena le cui manifestazioni si sono
protratte sempre fino alla mezzanotte ed a volte anche oltre.
Nell’ultimo fine settimana però è successo il
patatrac, sono intervenuti i Carabinieri, forse perché chiamati da
qualche cittadino esasperato dal fatto che pur stando nella propria
abitazione era continuamente disturbato dalla musica e dal rumore. Pensiamo che
egli, forte proprio dell’ordinanza, abbia chiamato i Carabinieri per farli
intervenire, puntualmente loro sono intervenuti su
tutto il territorio comunale per far ripristinare quello che prevedeva
l’ordinanza, i locali che nel fine settimana avevano organizzato eventi
musicali erano molti, peraltro largamente annunciati con manifesti
pubblici. In giro si vocifera anche che un locale commerciale avesse avuto una deroga all’ordinanza proprio dagli uffici
comunali preposti dietro il pagamento di 65 € così come prevedeva la
normativa, non sappiamo se questo è vero, perché nonostante i si dice lo stesso
ha dovuto far spostare il gruppo che suonava dall’esterno all’interno del
locale munito di insonorizzazione. Se qualcuno
ha fatto adottare una decisione del genere
sicuramente ha avuto le sue buone ragioni per agire in questo modo.
A questo punto noi del Partito Democratico e di Uniti per Calvi facciamo un appello a chi amministra
Calvi Risorta ed ha creato questa situazione che definire incresciosa è
un eufemismo, affinchè venga trovata una soluzione, che tuteli sia i
cittadini che hanno il sacrosanto diritto di stare nelle proprie abitazioni
serenamente e gli operatori commerciali che almeno nel periodo delle belle
stagioni possano organizzare eventi musicali all’esterno nel rispetto delle
regole, delle normative vigenti in modo di arrecare quanto meno disturbo
possibile ai cittadini. Chiediamo a Caparco & soci di far prevalere il buon
senso e di trovare un punto d’incontro che tuteli i sacrosanti diritti dei
cittadini che vogliono veder tutelata la propria quiete e tranquillità ed
i gestori dei locali commerciali che vogliono poter continuare a lavorare
serenamente.
Una proposta noi l’abbiamo: il sindaco emetta una
nuova ordinanza che annulli la precedente o conceda una deroga all’ordinanza in
oggetto che interessi la stagione estiva. Il periodo di applicazione,
visto che ormai siamo al 19 giugno, potrebbe iniziare il 21 giugno e terminare
il 21 settembre, coprendo in questo modo tutta l’estate. Il sindaco con i
propri tecnici trovi i pesi e i contrappesi che tutelino
i cittadini e gli operatori commerciali, non ci permettiamo di suggerire niente per rispetto degli addetti ai lavori. Convochi da
subito un incontro, mediante manifesti pubblici, con gli operatori commerciali
caleni e quelle associazioni e cittadini che hanno a cuore il problema per dirimere
la questione in via definitiva. Insomma cerchi di risolvere al più presto e
positivamente questa incresciosa situazione che tanto
nervosismo sta suscitando nella popolazione calena, siano essi cittadini od
operatori commerciali. Chiediamo troppo? A voi cittadini la risposta!