Rumori e schiamazzi notturni: non si dorme al rione San Nicola di Calvi Risorta

Caserta24ore, 17 giugno 2012

 

Paolom

 

Continuano i rumori notturni in via Grazia Deledda e ritornano, per l’ennesima volta, i Carabinieri da Capua. Venerdì scorso, un forte rumore di batteria e chitarra elettrica proveniente dall’interno di un pub, ha tolto il sonno ai vicini, che insonni sono stati costretti a chiamare, ancora una volta i carabinieri che arrivati sul posto verso la mezzanotte hanno dovuto interrompere la musica ad alto volume ed oltre l’orario previsto dall’autorizzazione che autorizzava l’emissione di musica fino alle ore 22, mentre il rumore si era protratto fino a quasi mezzanotte.

 

Eppure l’ordinanza del sindaco n. 11 del 1.3.2011 parla chiaro: “i titolari degli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande che effettuano l’attività di somministrazione devono assicurare che i locali nei quali si svolge l’attività siano strutturati in modo tale da non consentire a suoni e rumori di essere uditi all’esterno tra le ore 22 e la chiusura del locale”. Non solo. Continua l’ordinanza sindacale: “è fatto obbligo di vigilare affinché all’esterno dei locali i frequentatori evitino comportamenti dai quali possa derivare pregiudizio alla quiete pubblica…”.

 

Ciò nonostante la musica dal vivo, ad alto volume, è continuata dalle ore 22 fino alle 23.40, fino cioè all’arrivo dei carabinieri. A Calvi Risorta, quindi, non solo non si rispettano le persone che hanno il diritto di dormire, ma non si rispettano nemmeno le regole, le ordinanze del sindaco e le indicazione della polizia municipale e dei Carabinieri. Ma non servono a nulla le ordinanze o le direttive delle forze di polizia, se poi si continua a fare di testa propria.

 

E’ il caso invece che si prendano le dovute precauzioni per evitare schiamazzi notturni e l’emissione di musica dal vivo ad alto volume fino a notte fonda. Venerdì scorso, quindi, i poveri cittadini, abitanti in via Grazia Deledda, presso il rione San Nicola, sono stati costretti a sopportare un rumore insistente di musica dal vivo per ore. Il rumore è poi continuato imperterrito fino a quasi mezzanotte, senza alcun rispetto del cittadino che ha tutto il diritto a vivere tranquillo e a stare in casa propria e dormire, senza un assordante e fastidioso rumore nelle orecchie. Il volume, infatti, dovrebbe essere contenuto nei limiti della sopportazione e del rispetto del prossimo.