Il consigliere Bonacci e la cultura a Calvi Risorta

 

Caserta24ore, 17 giugno 2012

 

Paolo Mesolella

 

Non si dorme in via Grazia Deledda, a causa dei forti rumori e degli schiamazzi notturni fino alle due di notte ed il consigliere Antonello Bonacci parla di cultura. Ma cosa intende Bonacci quando parla di cultura, a proposito di un pub, dove si dovrebbe consumare solo birra, non è dato sapere. Premesso quindi, che in questo caso la cultura c’entra poco, il Bonacci potrebbe trasferire questo tipo di attività culturali sotto casa sua o nei dintorni, così potrebbe godere di tutti i benefici che, a suo dire, ne derivano.

 

A proposito di motivazioni poi, al Bonacci, probabilmente sfuggiranno quelle che hanno portato all’ordinanza sindacale n. 11 del 1/3/2011 avente per oggetto “Interventi di contrasto del degrado urbano e del disturbo della quiete pubblica.


Sono queste:

 

-            nel territorio del Comune, così come emerge da numerose segnalazioni di cittadini, si registrano ripetuti episodi di schiamazzi o comunque di disturbo della quiete pubblica specie in ore notturne e che tali episodi sono accompagnati dall’abbandono su suolo pubblico, dopo l’uso, di contenitori di bevande ed alimenti;

-            che la predetta situazione, che peraltro ha ormai assunto proporzioni rilevanti, è riconducibile anche alla vendita per asporto di bevande alcoliche praticate dagli esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande presenti sul territorio comunale ed aperti in ore notturne;

-            le bevande vendute per asporto vengono consumate all’esterno di pubblici servizi e, successivamente, i relativi contenitori vengono abbandonati senza riguardo per la pulizia dei luoghi, in contrasto con le norme di igiene del suolo pubblico e dell’abitato, costituendo fonte di pericolo per i soggetti che abitano quei luoghi e vi transitano;

-            si sono verificati diversi episodi di danneggiamento o deturpamento di luoghi e cose di proprietà comunale ; si ritiene necessario provvedere con URGENZA ad eliminare gli inconvenienti sopra descritti al fine di evitare possibili pericoli per le persone che frequentano gli spazi pubblici cittadini ed hanno diritto di fruirne in condizioni di assoluta tranquillità e sicurezza;

-            gli interventi in materia, pur nel riconoscimento del diritto alla libera attività imprenditoriale dei pubblici esercenti, intendono richiamare gli stessi all’obbligo GIURIDICO di controllare che la frequentazione del locale da parte dei clienti non sfoci in condotte contrastanti con le norme concernenti la pubblica sicurezza, attivando se del caso le autorità come competenti, così come riconosciuto da sentenze della Corte di Cassazione”.

 

Le motivazioni alla base dell’ordinanza quindi ci sono e sono gravi. Quello che invece non è chiaro sono le attività culturali e sociali che possono provenire da un bar. A proposito penso possano fare molto meglio agenzie sociali come i boy Scout, gli oratori e le associazioni sportive, culturali e musicali. Non è vero quindi che l’ordinanza del sindaco “non si poggia su alcuna motivazione valida”. Cerca di difendere invece la tranquillità di tutti i cittadini.

 

La verità è che i problemi di tranquillità e di ordine pubblico, a Calvi, se proprio vogliamo dirla tutta non vengono solo da Via Grazia Deledda, ma anche da altri locali, che nonostante le proteste dei residenti, continuano a creare disturbo oramai senza alcun problema: nemmeno quello di pagare la dovuta tassa comunale per le centinaia di manifesti abusivi che sporcano le pareti e che coprono quelli autorizzati. Perfino quelli che annunciano i funerali. Situazione che tra l’altro, nell’agrocaleno, si verifica solo a Calvi Risorta. Basterebbe abbassare il volume dell’amplificatore e mantenerlo nei limiti della sopportazione e del rispetto verso il prossimo.