USCIAMO
DALLE NOSTRE STANZE: PARLIAMO ALLA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO!
Piccola Libreria 80mq, 12 giugno 2012
Venerdì 8 giugno, nella Piccola Libreria 80mq, a Calvi
Risorta, abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con il giornalista Pietro Nardiello del suo ultimo lavoro “Il festival a casa del
boss”.
Un giornata piacevole, in cui Pietro ha esordito
dicendo: “la camorra non esiste”.
Tranquilli, è solo una provocazione; ancora non è del
tutto pazzo.
Una provocazione che ha un senso molto chiaro: è ora di
dire basta ai soliti studi e disquisizioni sui retroscena, i giochi di potere e
le reti intessute dalle mafie nell’arco di decenni di potere.
C’è la magistratura a fare ciò, permettendo di delineare un quadro chiaro di come la camorra abbia
acquistato potere, coinvolgendo affaristi compiacenti e politici corrotti.
Grazie all’attività della magistratura e grazie alle sentenze di importanti processi, tra i quali il processo Spartacus,
sono stati decapitati e smembrati molti dei clan attivi nei nostri territori.
Ora c’è bisogno di andare oltre, in un territorio che non
ha più bisogno di compiacersi con le storie dei capo-clan
che vogliono essere divi di Hollywood, ma che ha bisogno di azioni di
cambiamento forti. Un cambiamento che deve essere culturale e politico.
Ora dobbiamo scendere in piazza e parlare a tutti, perché
con tutti si potrà sferrare l’ultimo colpo alla criminalità: abbattere la
cultura mafiosa. Ora bisogna fare un passo fondamentale per un riscatto nostro
e delle nostre terre. Bisogna riconquistare i nostri
spazi, le nostre piazze, che fino a ieri erano dominio
di capo-zona e “guappi”.
Bisogna iniziare a sensibilizzare tutti sulle conseguenze
disastrose che il dominio della malavita ha provocato in circa due secoli,
bisogna spiegare, con un linguaggio che sia alla portata di tutti, che la
criminalità organizzata ha alternative concrete e
credibili, che possono e devono, ora, essere veicolate da tutti, giovani e meno
giovani, per costruire una società civile ancora più responsabile e consapevole
delle scelte che sosterrà.
Laboratorio socio-politico-culturale
80mq