ABUSIVO
APRE ILLEGALMENTE UNA BANCARELLA ALL’INTERNO DEL PARCO CALENO: NESSUNO
INTERVIENE
Calvirisortanews, 04 giugno 2012
Alla faccia della legalità,
giacché parliamo di un parco comunale confiscato alla camorra, appena
inaugurato.
Infatti, voci insistenti affermano che c’è qualcuno all’interno del parco che
senza avere nessuna autorizzazione di licenza alla
somministrazione oppure di licenza attività, si è impossessato di una parte di
uno spazio del Parco Caleno, dove vende bibite ed altro.
A questo punto la domanda nasce spontanea, il Comandante
della locale Polizia municipale, il dott. Fabio Remino,
si è accorto di questo abusivo che gira nel parco caleno? E’ possibile che
accada tutto questo e nessuno alza un dito? Una cosa è certa, nei tempi quanto l’attuale Sindaco Antonio Caparco, si
trovava tra i banchi dell’opposizione, per un fatto del genere avrebbe
fatto pervenire da ogni parte polizia municipale, carabinieri, guardia
costiera, guardia di finanza, polizia penitenziaria, guardia forestale, la
croce rossa italiana, i vigili del fuoco. Mentre oggi,
siccome è Sindaco pro tempore, non la pensa più come prima, che cosa strana
però.
Una cosa è certa però, siamo a
Calvi Risorta e quindi nella Repubblica delle Banane tutto è permesso. Nel frattempo l’abusivo però continua a circolare nel Parco Caleno,
facendo crescere i suoi affari, senza versare un centesimo al fisco.
Mentre, un povero commerciante a Calvi Risorta, prima
di aprire un’attività commerciale deve seguire una lunga burocrazia
amministrativa e fiscale, versando centinaia di euro e magari attendere anche
diversi mesi, prima che possa vedere la luce la sua attività commerciale.
Possiamo solo dire che ancora una
volta, solo grazie alla nostra attività giornalistica d’assalto, è stato
scoperta un’altra illegalità, fatta probabilmente dallo stesso soggetto che
dovrebbe controllare le irregolarità sul territorio di propria competenza. A questo punto, possiamo solo sperare che stesso nella mattinata di
domani il commerciante abusivo, raccolta i suoi quattro stracci e vada via, con
la speranza però che torni, a fare il suo vero lavoro che gli è stato commissionato.
Vergognatevi, a chi ha permesso tutto questo.