LA FASCIA TRICOLORE NON E’ UN SEMPLICE ORNAMENTO!

PD Calvi Risorta, 20 maggio 2012

i_2_sindaci

La fascia tricolore indossata dai sindaci non è un semplice ornamento, essa è un simbolo certamente dotato di specifici significati, e per tali ragioni non avulso da un uso mirato ed opportuno.

Cari cittadini, in questi giorni ci sono giunte molte segnalazioni da parte di cittadini indignati da ciò che hanno visto domenica scorsa durante la Processione in onore di San Nicola Patrono di Zuni. A queste indignazioni ci associamo anche noi, che basiti domenica abbiamo strabuzzato gli occhi nel momento in cui abbiamo visto durante la Processione l’assessore Capuano Agostino indossare la fascia tricolore, segno distintivo del Sindaco, così come recita l’articolo 50 del Dlgs 267 /00. Ma cosa più insolita e grave era la presenza del sindaco legittimo al suo fianco, senza il suo segno distintivo così come prevede la normativa. Ancora una volta i cittadini caleni hanno avuto la dimostrazione che Caparco & soci pensano di vivere in una Repubblica a parte, dove  vigono le leggi del capo Caparco.

Potremmo derubricare quanto successo domenica come una semplice goliardata, l’assessore Capuano forse si voleva fare un giro sulla bicicletta per sentirsi importante verso i cittadini zunesi o riaffermare il suo potere nei confronti dei suoi colleghi di maggioranza, ma quanto avvenuto merita un approfondimento, perché è una questione seria, che oltre che essere riportata nell’articolo citato è stata oggetto in passato anche di una Circolare la n°5 /98 del 4 novembre 1998 dell’allora Ministro dell’Interno Rosa Russo Iervolino. Non citeremo tutta la circolare ma riporteremo solo le parti salienti commentandole insieme a voi.

La circolare citata, si riferiva alle modalità di utilizzo della fascia tricolore, all’interno di essa si invitavano i Sindaci a fare “un uso corretto e conveniente della fascia tricolore” , nella consapevolezza della dignità e del decoro della carica, e tale da non scalfire la realtà dello Stato come elemento di unità giuridica”. Nel precisare come la disciplina dell’uso della fascia non sia dettata compiutamente dalle norme, ma sia rinvenibile in talune disposizioni di legge e di carattere amministrativo “via via emanate e riguardanti per lo più aspetti settoriali del problema….”, il Ministro specifica, nella circolare, come tale disciplina sia legata “principalmente alla natura delle funzioni sindacali, di capo dell’amministrazione comunale e di ufficiale di governo”.

Ma occupiamoci in primis dell’utilizzo relativo all’esercizio delle funzioni sindacali di Capo dell’Amministrazione Comunale.

La specifica funzione distintiva attribuita alla fascia quale elemento simbolico, si spiega nel provvedimento ministeriale, è altresì “finalizzata a rendere palese la differenza tra il Sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche e, nel contempo, sottolinea l’impegno che il Sindaco si assume nei confronti dello Stato e della comunità locale”. Il titolare del dicastero evidenzia altresì come, nell’uso corrente, si sia affermata la consuetudine che il Sindaco indossi la Fascia tricolore in tutte le manifestazioni ufficiali, in qualunque veste intervenga.

In tal senso possiamo operare alcune riflessioni:

· Il Sindaco in quanto tale può utilizzare la fascia tricolore, anzi deve utilizzarla, nell’adempimento delle proprie funzioni istituzionali, tutte le volte in cui la propria veste di partecipazione alle manifestazioni pubbliche venga interpretata come appunto espletamento del proprio ruolo ed assuma ufficialità;

· Coerentemente con tale enunciazione, si è del parere che costituisca un uso legittimo del simbolo l’utilizzo della fascia tricolore da parte del vice-sindaco, nelle ipotesi previste dall’art. 53, comma 2 del D.Lgs. 267/2000, cioè in caso di assenza o impedimento temporaneo, nonché nei casi di sospensione dall’esercizio della funzione ai sensi dell’art. 59 della medesima disposizione legislativa; In tali ipotesi il vice-sindaco sostituisce in toto il Sindaco nell’espletamento dei compiti istituzionali in qualità di capo dell’amministrazione, ereditandone ovviamente prerogative e funzioni. In tal modo viene assicurata la continuità nell’esercizio appunto del suddetto ruolo di capo dell’amministrazione, analogamente rispetto a quanto accade in ulteriori casi in cui si verifica la sostituzione del primo cittadino (es: presidenza della Giunta comunale, poteri di ordinanza ex lege). Siamo ovviamente ben lontani dall’ipotesi di mera assenza del Sindaco dal luogo in cui si svolge la manifestazione pubblica, che nella prassi dal Ministro citata dà luogo ordinariamente all’utilizzo della delega di partecipazione da parte del primo cittadino nei confronti di appartenenti al proprio esecutivo o comunque all’amministrazione di riferimento;

· Strettamente collegata all’ultima riflessione è la seguente, sulla legittimità o meno dell’utilizzo della fascia tricolore da parte di un delegato del Sindaco a partecipare per conto dell’Amministrazione.

Particolarmente esplicativa è l’indicazione ministeriale della circolare, laddove si evidenzia la finalità di “rendere palese la differenza tra il Sindaco e gli altri titolari di pubbliche cariche”, nonché il riferimento esplicito, mediato dal dettato normativo, alla fascia quale elemento “distintivo del Sindaco”. Dal tenore di tale affermazione si evincerebbe, a  nostro parere, la illegittimità dell’uso della fascia da parte di soggetti rappresentanti dell’amministrazione delegati a partecipare a qualsiasi manifestazione ufficiale, in quanto la fascia medesima, dal contesto interpretativo che ne deriva, configurerebbe il distintivo del Sindaco quale capo dell’amministrazione ( ruolo e funzione, non certo persona fisica, quindi utilizzabile dal vice-sindaco in qualità di sindaco pro-tempore), e non di quest’ultima, la quale è dotata, per analoghi fini distintivi, di ulteriori simboli (gonfalone, stemma) utilizzabili in conformità alle previsioni normative vigenti.

Cari cittadini, dopo questo breve exursus della circolare del Ministero dell’Interno, pensiamo che anche un bambino si sia reso conto che domenica Caparco & Capuano l’abbiano combinata grossa. A questo punto lanciamo un appello: QUALCUNO LI FERMI!!!