CRESCE L'ATTESA A CALVI RISORTA PER L'ARRIVO DI DON LUIGI MEROLA

 

Gazzetta di Caserta, 20 maggio 2012

 

E’ tutto pronto per l'arrivo del prete anticamorra don Luigi Merola a Calvi Risorta: il primo giugno toccherà a lui dare il via alla cerimonia di inaugurazione del Parco Caleno da intitolare alla memoria dell’appuntato dei carabinieri Giovanni Pepe “vittima del dovere” e deceduto a seguito di un conflitto a fuoco in provincia di Campobasso, esattamente 40 anni. Era infatti l’1 giugno 1982. Come si legge sul portale CalviRisorta.com è bastata una telefonata intercorsa tra il consigliere comunale Nicola Pepe, nonché figlio dell'appuntato Giovanni ed il prelato anticamorra di Forcella ormai costretto a vivere sotto scorta per convincerlo a venire a Calvi. Don Luigi ha così ha disdetto un impegno ad Ischia ed ha voluto essere presente a Calvi Risorta a testimonianza della lotta alla camorra in Terra di Lavoro. Nei minuti successivi alla conferma della presenza di don Merola alla cerimonia si é registrata la soddisfazione del sindaco Antonio Caparco e di tutta l'amministrazione comunale.

 

Caparco: “La presenza di Don Luigi a Calvi è la conferma che quando si crede in un progetto, quel muro di omertà crolla e la gente pone fiducia nelle istituzioni, ritrovando quei valori troppo spesso tenuti nascosti per un motivo o un altro. La macchina organizzativa é ormai avviata, piano piano stanno arrivando grosse conferme che daranno lustro alla cerimonia e a tutta Calvi. Don Luigi, nel confermare la presenza si é complimentato con l'amministrazione comunale. “E' un invito per me importante - ha fatto sapere il prelato - un'iniziativa che va al di là delle solite manifestazioni contro la camorra; a Calvi rimarrà una traccia indelebile della presenza dello Stato e delle istituzioni, chi visiterà il Parco si ricorderà sempre di chi continuamente lotta contro la criminalità organizzata, fino al sacrificio estremo della vita". L’evento sarà curato dalla Pro Loco, in collaborazione con la protezione civile retta dal maresciallo Francesco Zona.

 

Giovanni Pepe fu ucciso a Lucito, in provincia di Campobasso. Durante un posto di blocco notturno, i carabinieri della locale compagnia, intercettarono un'autovettura rubata con quattro passeggeri a bordo. All'atto del fermo, tre dei quattro occupanti  si diedero alla fuga, mentre i carabinieri riuscirono ad acciuffare il quarto uomo e lo accompagnarono alla vicina caserma, dove prestava servizio Giovanni Pepe, che incitava i suoi due colleghi a continuare la ricerca degli altri tre malviventi scappati “Andate che forse riusciamo a bloccarli tutti! A questo ci penso io...”, disse. L’arrestato, a quel punto, tentò disperatamente la fuga dalla caserma e prima ancora che Giovanni lo perquisisse nuovamente, estrasse una pistola non rilevata all'atto del fermo e fece fuoco più volte contro Giovanni. Cinque proiettili raggiunsero mortalmente il militare ed  altri due vennero trovati sul pavimento.