Schiamazzi notturni al rione San Nicola: arrivano i carabinieri per l’ennesima volta

 

Caserta24ore, 19 maggio 2012

 

“Il volume non si abbassa anche se arrivano gli sbirri”. Questo è quello che è stato detto ieri notte dal microfono dal palco, ad alto volume. Un bel esempio di educazione civica. Intanto continuano gli schiamazzi notturni al rione San Nicola, nei pressi di una birreria. E come se non bastassero gli schiamazzi delle persone fino a tarda ora, ieri è iniziata anche la musica ad alto volume, di batteria e sassofono, fisarmonica e tastiera, all’esterno del locale. Dalle ore 18 alle 24, praticamente sei ore di suoni molesti, sbattuti in faccia ai residenti, al punto da richiedere da parte di sei cittadini l’intervento dei Carabinieri di Capua. Il concerto di batteria e quant’altro con il permesso di qualcuno che la notte dorme ad un chilometro di distanza. Venerdì sera, quindi, i poveri cittadini, abitanti il rione San Nicola di Calvi sono stati costretti a sopportare un rumore insistente e continuato di una batteria e sassofono per quasi sei ore. Le prime tre e mezza per le prove del concertino, le altre per il concertino vero e proprio.

 

A nulla sono valse le telefonate delle persone ai carabinieri. Il rumore molesto è continuato imperterrito senza alcun rispetto del cittadino che ha tutto il diritto a vivere tranquillo, a stare in casa e a dormire, senza un assordante rumore nelle orecchie. Un diritto che deve essere salvaguardato dalla stessa amministrazione comunale, che amministra per tutti, non solo per i nottambuli o per i ballerini. Ormai l’alto volume, gli schiamazzi notturni ormai coinvolgono tanti caleni: donne, anziani, bambini fino a tarda notte.

 

Eppure: “La tutela della salute, secondo la legge 447/1995, spiega una sentenza del TAR Puglia del 4 dicembre 2006 (la n. 5639) non presuppone necessariamente che la situazione di pericolo coinvolga l’intera collettività ben potendo richiedersi tutela alla Pubblica amministrazione anche ove sia in discussione la salute di una singola famiglia. In pratica, spiegano i cittadini ormai stanchi di sopportare schiamazzi notturni e suoni molesti durante la notte, qui è in discussione l’alto volume degli amplificatori al punto che la gente non solo non riesce a dormire ma nemmeno a parlare a telefono o con i propri figli. Eppure, sempre la legge (D. M. del 15 marzo 1998) prescrive che anche per i concertini pubblici devono osservare i limiti di rumore.

 

Nel rilasciare le autorizzazioni per lo svolgimento delle attività musicali temporanee in particolare, in base alla legge 447/1995 il comune dovrebbe considerare diverse cose: “a) l’opportunità dell’attività; b) la durata dell’attività; c) il periodo diurno o notturno in cui si svolge l’attività; d) la popolazione che per effetto della deroga è esposta a livelli di rumore superiori ai limiti vigenti; e) la frequenza di attività temporanee che espongono la medesima popolazione a livelli di rumore superiori ai limiti vigenti;g) la destinazione d’uso delle aree interessate dal superamento dei limiti ai fini della tutela dei recettori particolarmente sensibili. Nell’autorizzazione, infine il comune dovrebbe stabilire:”i valori limite da rispettare; le limitazioni di orario, le prescrizioni per il contenimento delle emissioni sonore”


Insomma non basta essere autorizzati a tenere un concertino per alzare senza limiti il volume dell’amplificazione, con il risultato di molestare le persone. Il volume deve essere contenuto nei limiti della sopportazione. Sarebbe come autorizzare qualcuno a recar danno alle persone. Le persone devono ancora essere educate al senso civico. Diversamente non si spiegano i proclami che giungono dal palco del tipo: “Il volume non s’abbassa anche se arrivano i sbirri”.