Il Preside
Paolo Mesolella presenta a Calvi Risorta il libro “La
guerra addosso”
Caserta24ore news, 22 aprile 2012
Sarà presentato, lunedì 23 aprile, alle ore 19 nella
Piccola libreria 80 mq di Calvi Risorta, l’interessante libro del preside prof.
Paolo Mesolella, sul Campo di concentramento tedesco di Sparanise e sugli
eccidi dell’Agrocaleno. Il libro, intitolato “La
guerra addosso”, contiene anche il Diario di guerra dell’orfanotrofio “Padre Semeria” e le testimonianze autografe di molti deportati
nel campo di concentramento sparanisano; tra le tante
quella dell’ex Presidente della Regione Campania Ciro Cirillo, del Generale
Alfonso Cascone, del Generale Andrea Cucino e dei
deportati – scrittori preside Mariano Paolozzi, prof.
Giuseppe Spera, prof. Antonio Zannini, prof. Brunello
Riccio Flentjen e del rag. Alfonso Lombardi che hanno parlato del campo sparanisano
nelle loro opere.
Nel libro vi è anche uno stralcio del diario di guerra di Nicola Fusco, deportato sparanisano a Dachau, di
Don Francesco D’Angelo deportato nel campo di Sigmaringen
e documenti inediti su Filippo Mandara, giovane sparanisano diventato Capo Medico nell’ospedale del Campo
di Dachau. Sono veramente tanti i testimoni che
impreziosiscono questo scrigno di storia locale: ben 90 le testimonianze e
numerosi anche i documenti e le foto d’epoca. Ma il testo non parla solo del
campo di concentramento e degli eccidi di Sparanise: parla anche degli eccidi
perpetrati dai nazisti a Calvi Risorta, Pignataro
Maggiore e Montanaro, dei bombardamenti e delle numerose vittime causate dagli
ordigni bellici.
“La pubblicazione – spiega il prof. Mesolella – nasce
anche per far conoscere i “Cunicoli” scavati dai tedeschi nei pressi della
ferrovia, recentemente venuti alla luce; per cercare di definire il numero
esatto delle vittime dell’eccidio di Via De Renzis,
per non dimenticare i bombardamenti di Casa Palmese a
Sparanise, quello del seminario di Calvi, che travolse la
famiglia Gagliardi e quello che uccise le povere suore della Confidenza Castallo a Teano. Ma soprattutto per ricordare episodi
drammatici di vite spezzate, come quella del piccolo Enzo Merola, ucciso in
braccio alla giovane madre, di Annamaria Ventriglia, uccisa a bruciapelo da un inglese. E poi la
storia di Vitaliano Feola e di sua figlia Maria,
quella di Alonzo Salvatore, ucciso mentre teneva la
figlia per mano e la morte dei fratellini Palmieri.
Alla manifestazione, promossa dalla Piccola Libreria 80mq
di Calvi Risorta, sarà presente anche il prof. Gianni Cerchia, docente di storia
all’Università del Molise. Sarà una buona
occasione per ricordare ai distratti (e sono tanti) il campo di
concentramento sparanisano dove sono passati migliaia
di deportati e l’eroismo delle donne sparanisane che
hanno donato al paese il titolo di “Città” e la medaglia d’oro al Merito
Civile.