Gli alunni del Comprensivo di Pignataro in visita a San Casto e all’area archeologica di Cales

 

Caserta24ore, 10 aprile 2012

 

Paolo Mesolella

 

Dopo quasi duemila anni dal suo martirio, avvenuto il 22 maggio del 63 d. C., le ossa di S. Casto Martire sono ritornate nella cattedrale romanica di Calvi Risorta. E allora i docenti, gli insegnanti e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Pignataro Maggiore, hanno programmato per venerdì 13 aprile prossimo una visita didattica per conoscere la storia del santo martire e quella della bellissima cattedrale romanica, monumento nazionale.

 

Con l’occasione, poi, grazie alla disponibilità del responsabile dell’Ufficio caleno della Soprintendenza Archeologica, il prof. Antonio Salerno, faranno anche visita al parco archeologico dell’Antica Cales, alla scoperta del Teatro Romano, delle Terme Centrali e del Tempio di Augusto. Le due visite avranno come esperte guide il parroco della Cattedrale don Antonio Santillo e lo stesso ispettore della Sovrintendenza Archeologica dott. Antonio Salerno. Alla visita didattica alla Cattedrale e al Teatro parteciperanno gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e diversi alunni delle classi prime della Scuola Media “Martone”. Poi diversi docenti ed il Preside, prof. Paolo Mesolella che è anche Presidente dell’Archeoclub Caleno.

 

E’ da apprezzare – ha detto il Preside Mesolella – la scelta dei docenti di portare i propri alunni a vedere i venerabili resti di quello che fu il primo Vescovo della Diocesi di Calvi, contemporaneo di San Paolo e di San Pietro del quale fu discepolo. Morì infatti il 22 maggio dell’anno 66 d. C. e le sue ossa furono prelevate nel 1806 da Papa Pio VII dalle catacombe di S. Callisto a Roma. Le due teche sono state donate e consegnate il 23 marzo scorso, al vicario della Diocesi di Teano Calvi e al parroco don Antonio Santillo. Il Teatro romano, invece, sorge nella zona mediana della città antica di Cales, nelle immediate vicinanze delle mura e a poco distanza dal foro. Il primo impianto, di modeste dimensioni, fu costruito su terrapieno intorno alla metà del I secolo a. C.


Di questo periodo è visibile ancora una parte dell’analemma Sud. Nel corso del I secolo d. C. l’orchestra e l’edificio scenico subirono modifiche e rifacimenti. La cavea, completamente staccata dal terreno, poggia su un sistema di arcate, caratteristica non riscontrata negli altri teatri antichi Nel corso degli anni, però a causa degli scavi abusivi, il teatro di Cales è stato spogliato sistematicamente delle decorazioni. Rimangono solo frammenti marmorei e degli elementi architettonici in marmo e i tufo, in attesa del tanto sospirato museo.