TANTI
AUGURI DI BUONA PASQUA A QUASI TUTTA
Calvirisortanews, 07 aprile 2012
Ormai è tradizione. Così, come ogni anno, l’editore di
questo sito (Vito Taffuri) sente il dovere di rivolgere a tutti i suoi lettori un sincero augurio di Buona Pasqua. In più voglio
parlarvi direttamente.
Cominciamo: Sento che mi volete bene. Sento che molti,
moltissimi apprezzano lo sforzo di informare che è poi l’obiettivo di questa
mia iniziativa senza scopo di lucro. Sento che molti la pensano così perché conto
le visite al sito www.calvirisortanews.it che aumentano ogni giorno di più.
ANCHE QUEST’ANNO AUGURI A META’
Eppure, anche quest’anno non
posso salutare con il cuore veramente tutti. Perché ci sono
due eccezioni che non posso trascurare. Due politici locali che, a mio
parere (e mi appello ai diritti del Codice Civile per parlare, ma anche alle
carte che ho in mano… ) me ne hanno combinate di tutti i colori in questi anni,
le hanno tentate tutte per farmi tacere. Certo, cari lettori,
a Voi questi due personaggi, Zacchia e Caparco, cioè l’ex sindaco e l’attuale
sindaco, sembreranno, penso, delle persone politicamente diverse. Ma ai miei occhi sono assolutamente identici, uguali. E mi permetto di dirvi perché dico questo, assumendomene
ogni responsabilità.
PORTATORI DI ODIO VERSO UN ONESTO CITTADINO
Prima di tutto hanno tentato entrambi di farmi del male sul lavoro e nella vita
di tutti i giorni. Non entro nei dettagli, perché in entrambi i casi ci sono
dei procedimenti giudiziari in corso, da me promossi, il cui iter non voglio inficiare. E poi perché la partita
tra me (per l’attività informativa di denuncia che svolgo) e loro è sempre viva.
E' come se ci fossero delle partite sempre in corso per cui
non voglio assolutamente scoprire le carte. State pur certi però che a cose
finite tutte le carte saranno pubblicate su questo sito. Speriamo che ciò
avvenga prima delle prossime elezioni, così capite anche voi che votare per
l’uno o l’altro personaggio è lo stesso. Con una lieve sfumatura: Zacchia ha il
coraggio di firmare le sue accuse contro di me, mentre Caparco lo farebbe per conto terzi: tirando la pietra e nascondendo la mano.
LE DUE BANDERUOLE
E poi pensateci: provengono, con vari cambi di casacca, con varie operazioni di
riciclaggio, entrambi da partiti diversi rispetto a quelli cui oggi appartengono. Zacchia era un fervido simpatizzante del Pdl, oggi è del Pd. Ancora un riconoscimento va fatto a Zacchia, ha
lasciato il Pdl quando ancora era una forza, perdendo forza a sua volta.
Quindi si può pensare a una scelta ideologica: è già
qualcosa. Mentre Caparco si è spostato nell’Udc
mirando ad avere appoggi in provincia, visto che lo ha fatto appena avuta la
certezza che la poltrona provinciale sarebbe stata occupata da Zinzi.
GEMELLI ANCHE NEL MODO DI DISAMMINISTRARE
Dal punto di vista amministrativo, poi, le cose non vanno meglio. Sotto i due
sindaci, Calvi Risorta ha solo e soltanto sofferto. Con Zacchia, Calvi conobbe
l’arrivo della commissione di accesso per accertare
eventuali infiltrazioni (la risposta ancora non c’è), mentre con Caparco i
cittadini stanno per essere ridotti alla fame, tali e tante sono le tasse
locali che piovono e tutte in una volta (compreso gli arretrati) sulla città.
Entrambi, hanno sempre accusato l’avversario di far
entrare in città ditte e imprese, come dire, troppo costose…, salvo poi
scoprire, come è successo per il caso Gea (la società che gestisce la pubblica
illuminazione), che Caparco ha adottato come dei figli, sempre politicamente
parlando, esattamente le stesse ditte che prima delle elezioni diceva di voler
cacciare via a calci. Sono o non sono uguali?
MODESTAMENTE PARLANDO
Modestamente, sento di aver fatto più io per Calvi che loro, e scusate se per
una volta metto da parte la modestia. Mi riferisco al sito internet di informazione ai cittadini, ma anche al Premio legalità
che è diventato di rilevanza Nazionale e che ha portato e porterà a Calvi
personaggi che hanno dato lustro alla Nazione. E tutto questo
con risorse mie e di pochi amici, non con i soldi dei cittadini, come hanno
fatto Zacchia e Caparco. Per l’occasione, ringrazio della
collaborazione, iniziata lo scorso anno, in occasione della seconda edizione,
Giovanni Marrocco e Nicola Cipro.
E ADESSO CHE SI FA?
La verità è che qui ci vuole un cambiamento. Ci vogliono volti nuovi, nomi nuovi. Se nell’uovo di Pasqua dei
prossimi anni (soprattutto per le prossime lezioni comunali) non vorrete più
trovare i soliti due gemelli politici, che per me (come nel disegno satirico),
siccome sono uguali possono darsi la mano, bisognerà avere il coraggio di dire
loro finalmente basta. Se lo farete questo sito sarà
la vostra cassa di risonanza, anche se questo mi costerà ancora caro e devo
aspettarmi tentativi di azzittirmi. E allora ecco la vera Buona Pasqua che mi
sento di augurare a tutti Voi, urliamo insieme: “BASTA
con il dualismo Caparco-Zacchia o Zacchia-Caparco”, voltiamo pagina, troviamo
nuove figure, nuovi nomi e soprattutto nuovi cognomi...
Auguriamoci di farcela: è solo una questione di buona
volontà e di coraggio.