Distretto
sanitario di Pignataro verso la chiusura
Pupia, 02 aprile 2012
Brutte notizie per il presidio
sanitario di Pignataro Maggiore che ricade del comprensorio del distretto
sanitario 22 di Capua che comprende anche i comuni di Sparanise, Pignataro
Maggiore, Calvi Risorta, Giano Vetusto, Rocchetta e Croce, Camigliano
e Pastorano.
A meno di notizie dell’ultim’ora,
il 3 aprile la sede di Pignataro dovrebbe chiudere i battenti ed essere
accorpata alla struttura sanitaria di Capua. La motivazione alla base delle drastica decisione presa dai vertici dell’Asl di Caserta, sarebbe da addurre alla carenza di
personale che causerebbe una forte diminuzione dei servizi e di fatto
pregiudicherebbe la normale operatività della sede di Pignataro Maggiore.
La notizia non è stata presa bene dai sindaci del
comprensorio caleno che al momento fanno riferimento
alla struttura pignatarese anche in considerazione
del fatto che lo scorso mese di febbraio, a margine di un’importante riunione,
avevano ottenuto sufficienti garanzie proprio in merito ai servizi erogati
nella sede di Pignataro Maggiore. La decisione presa dai dirigenti dell’Asl creerebbe una serie di disagi che andrebbero a
danneggiare circa 25.000 cittadini, tanti sono i residenti dei comuni facenti
parte dell’area calena che fa riferimento alla
struttura di Pignataro Maggiore, che per usufruire dei medesimi servizi saranno
costretti a recarsi a Capua.
Inoltre, come se non bastasse già il danno del
trasferimento in una sede più lontana, c’è anche la beffa
visto lo stato di profonda crisi in cui versano i trasporti pubblici casertani gestiti dall’Acms ai
cui lavoratori, che stanno vivendo una esperienza drammatica, va tutta la
solidarietà, che non assicurano un servizio efficiente e puntuale a chi,
purtroppo, non dispone di mezzi propri per spostarsi. Ma
c’è di più: il distretto di Capua, che già copre un notevole numero di
cittadini, andrebbe ad essere ulteriormente appesantito da altri 25mila utenti.
Stante così la situazione, è facile prevedere il caos che ne deriverebbe se in
tempi stretti non si fa marcia indietro.
“Il problema è molto serio – ha detto il sindaco di
Sparanise Mariano Sorvillo – e ritengo opportuno un coinvolgimento degli altri
comuni dell’agro caleno per cercare di trovare una soluzione al trasferimento
di tutti i servizi a Capua. Le istituzioni hanno il dovere di facilitare la
vita dei cittadini e non di complicargliela con decisioni che seguono solo una
logica di matrice aziendale. L’erogazione dei servizi pubblici deve
necessariamente essere regolata da prerogative diverse che tengano
presente lo stato di difficoltà che stiamo attraversando. In
qualità di Sindaco intendo fare tutto quanto è nelle mie possibilità per
salvaguardare gli interessi dei miei concittadini e mi auguro che anche gli
altri sindaci facciano altrettanto”.